venditore di caldarroste
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
La prima menzione della tela rappresentante un Venditore di caldarroste nella moderna letteratura artistica spetta a Patrizia Giusti, che nella monografia su Pietro Paolini pubblicata nel 1987 proponeva l'identificazione del dipinto, allora in collezione privata pistoiese in pendant con un Pollarolo, con l'opera di identico soggetto già esistente a Lucca nella raccolta Cittadella. Tale ipotesi era avvalorata dal fatto che alcuni dei beni di proprietà Cittadella erano confluiti in quelli degli antenati degli allora proprietari, in seguito ad un matrimonio avvenuto alla fine dell'Ottocento (Giusti Maccari 1987, p. 134). All'inizio del medesimo secolo, il pittore Michele Ridolfi, incaricato dal Ducato di Lucca di compilare un inventario dei dipinti conservati nelle chiese e nelle raccolte private della città, menzionava il Venditore di caldarroste ("un Mondinaro") e il Venditore di Polli ("un Pollajolo") tra le opere possedute da una delle più prestigiose famiglie dell'aristocrazia lucchese, i Cittadella (Lucca, Biblioteca Statale, Ms. 3666, fasc. 4, c. 37 v.), che abitavano nel palazzo prospicente l'omonima piazza, dove ancora alla fine dell'Ottocento le ricordava l'erudito Nicolao Cerù (Lucca, Archivio di Stato, Cerù 193, cc. nn.). Le due opere, dopo una serie di passaggi ereditari cui abbiamo già accennato, sono state di recente acquistate per il Museo Nazionale di Palazzo Mansi. Le tele, databili al secondo quarto del Seicento, testimoniano l'alto livello qualitativo raggiunto dal Paolini nell'esecuzione di scene di genere, in questo caso di tono decisamente popolareggiante. I lineamenti del volto del mondinaro, dai tratti marcati e grossolani, appaiono sottolineati da larghe pennellate luminose che, come rileva la Giusti Maccari (2000, p. nn.), ne evidenziano la "consumata spavalderia nel mercanteggiare". Sulla base delle analoghe dimensioni, del soggetto e delle caratteristiche stilistiche, le due tele già Cittadella sono da associare ad un terzo dipinto, non ricordato dalle fonti e oggi in collezione privata, rappresentante un Venditore di vino.
Data di creazione:
sec. XVII; 1625 - 1649
Soggetto:
venditore di caldarroste
Figure: venditore di caldarroste. Oggetti: bicongia; brocca; scodella. Frutti: castagne.
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 98; larghezza: cm 132
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale di Palazzo Mansi, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Lucca (LU) - pianterreno, Sala con figura femminile sul cocchio, inv.
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 09-00531356
In: Museo Nazionale di Palazzo Mansi
Identificatore: work_93505
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, SBAPPSAE Lucca e Massa Carrara
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale