dipinto

Tipo:

Opere; dipinto; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Come documentava l'iscrizione presente sul retro della tela fino al momento del rintelo, il dipinto ritrae Ottavio Mansi in età piuttosto matura, colto nell'atto di reggere un foglio su cui si legge "3 Dic. 1691 Il Tempo", che è poi la data del suo decesso. Dovrebbe, dunque, trattarsi di un ritratto post mortem, di Ottavio Mansi (1630-1691), figlio di Raffaello e di Lucrezia Balbani e nipote, nonché erede, di Gasparo. Particolarmente florida fu l'attività mercantile condotta dai Mansi sul finire del Seicento, se la corrispondenza scritta da Ottavio risulta indirizzata per l'arco di 12 anni (1661-1673) a tutti i principali empori d'Europa con un'intensità veramente sbalorditiva (cfr. Lucca, Archivio di Stato, Mansi 294-299). Soprattutto durante gli anni della sua giovinezza Ottavio si occupò attivamente del commercio di drappi e stoffe sulle principali piazze europee. Il suo nome è soprattutto legato all'acquisto della villa di Segromigno, che, già di proprietà di Nicolao Benedetti e Bartolomeo Cenami, venne acquistata al pubblico incanto da Ottavio, a nome del padre Raffaello, l'8 marzo 1675, al prezzo di 11.000 scudi lucchesi e alla ristrutturazione del palazzo di famiglia condotta sul finire del Seicento comprendente anche la decorazione del salone affidata al Dal Sole e al Chiarini.

Data di creazione:

sec. XVII; 1690 - 1699

Soggetto:

Ritratto di Ottavio Mansi
Personaggi: Ottavio Mansi. Oggetti: lettera.

Materia e tecnica:

tela/ pittura a olio

Estensione:

altezza: cm 73; larghezza: cm 54.5