Danae e la pioggia d'oro
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Sicura la paternità della tela, per la firma apposta sul tavolino e confortata da costante e indiscussa tradizione, prima del restauro restava invece incerta la data poiché l'anno di esecuzione poteva essere letto come 1604 o come 1614. Nella scheda ministeriale relativa al dipinto redatta dal Ciardi nel 1977, lo studioso propendeva per la seconda possibilità, poiché l'opera è assai simile alla Presentazione al tempio già nella Collezione Rizzi, che è appunto del 1614. Anche Simone Bergmans la considerava lavoro della maturità del pittore, costituita un po' stancamente da autocitazioni desunte da opere precedenti (Bergmans 1934, p. 57). Tra le carte della Commissione d'incoraggiamento delle Belle Arti, consultabili presso l'Archivio di Stato di Lucca, si conserva la ricca documentazione relativa alle trattative d'acquisto condotte tra il 1819 e il 1820 tra l'allora proprietaria della tela, Elisabetta Franceschini, e la Commissione stessa, che all'epoca era impegnata nella selezione di un nucleo di opere per la creazione della Reale Galleria voluta da Maria Luisa di Borbone. Di recente la Filieri ha ricordato che nella classificazione dell'evoluzione artistica operata da Michele Ridolfi, Conservatore dei Monumenti di Belle Arti, al fine di scegliere dipinti destinati al costituendo museo, il Calvaert veniva considerato esponente dell'epoca seconda della scuola bolognese insieme ad Alessandro Ardenti (Filieri 2000, p. 115). La tela raffigurante la Danae costituisce un caso raro all'interno del catalogo del Calvaert, che nell'arco della sua attività si è dedicato soprattutto alla pittura di argomento religioso. Esistono del medesimo pittore altre due versioni autografe di questo soggetto: una conservata a Kingston-upon Hull nella Ferens Art Gallery, Hull City Museum and Art Gallery, dell'inizio del Seicento e l'altra, firmata, passata da Christie's, Londra, 16/6/1967, n. 133. Nel dipinto lucchese sono eliminati i panneggi che nella tela di Kingston castamente coprivano la Danae e più coerentemente al racconto ovidiano non figura Giove (che si era trasformato in pioggia d'oro). Leggermente differenti sono anche gli atteggiamenti delle figure e l'ambientazione, che qui comprende un tavolino su cui sono disposti i preziosi gioielli di Danae.
Data di creazione:
sec. XVII; 1614
Soggetto:
Danae e la pioggia d'oro
Personaggi: Danae; inserviente. Mobilia: letto con cortine; cuscino; tavolino. Oggetti: arco; faretra; monete; bacile; orecchini; bracciali; collane.
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 150.1; larghezza: cm 115.8; altro: cm con cornice cm 166.4x131.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale di Palazzo Mansi, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Lucca (LU) - primo piano, Camera azzurra, inv. 83 (1970)
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 09-00067734
In: Museo Nazionale di Palazzo Mansi
Identificatore: work_93352
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, SBAPPSAE Lucca e Massa Carrara (Fondo Commissione Belle Arti)
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale