Giove fulmina un empio
RILIEVO FUNERARIO
Tipo:
Opere; RILIEVO FUNERARIO; Oggetto fisico
Categoria:
Reperti archeologici
Autore:
Lastra parallelepipeda priva di corniciatura. La superficie della fronte, âpettinataâ a gradina, costituisce lo sfondo neutro in cui si inseriscono le due figure a rilievo, collocate in due piccole nicchie rettangolari con margini sfumati e base piana per lâappoggio dei piedi inclinata verso lo spettatore. Sopra la figura di Zeus sono conservati tre fori ciechi (i due inferiori sono doppi) con perni in ferro, disposti simmetricamente ai vertici di un ideale triangolo, forse pertinenti â secondo il Brusin (cit. in Scrinari) â a un tettuccio di protezione. Alle estremità della faccia superiore ci sono due incassature rettangolari per il fissaggio a una struttura di base. Facce laterali martellinate; superiore e inferiore gradinate; retro liscio (probabilmente per il taglio della sega).
Il pezzo proviene da unâarea consacrata (cfr. Scrinari, Beschi), che si voleva preservare da eventuali lordure sacrileghe mediante lâesibizione di un monito dissuasorio figurato. à verosimile la pertinenza a un monumento sepolcrale, poiché simili moniti sono ribaditi per iscritto in varie epigrafi funerarie (cfr. Zaccaria cit. in Bibliografia). Lo spirito della figurazione è improntato a una vena schietta, popolaresca. Lo schema iconografico dello Iuppiter e lo sfondo neutro sono citazioni dellâarte greca (di età ellenistica per gli elementi patetici nella figura di Zeus). Indizi per una datazione alto-imperiale sono: lâesecuzione precisa nei dettagli e sensibile nel modellato, realizzata col solo uso dello scalpello; lâuso quasi nullo del solco di contorno; lâaderenza alla realtà e la scioltezza di rappresentazione; lâacconciatura dellâuomo.
Data di creazione:
sec. I d.C.; 0 - 99
Soggetto:
Giove fulmina un empio
Il bassorilievo raffigura Giove mentre fulmina un sacrilego. Il dio, collocato più in alto e di dimensioni maggiori, è raffigurato di scorcio in nudità eroica, con barba folta e capelli mossi, la bocca semiaperta e la fronte aggrottata, il braccio destro levato con la folgore pronta per essere scagliata. Per caricare il colpo il peso del corpo è arretrato e poggia sulla gamba destra leggermente flessa al ginocchio. La gamba sinistra è tesa in avanti. La direttrice del moto nello spazio è obliqua, in avanti e in basso verso destra, e segue la direzione dello sguardo e dellâindice sinistro puntati sullâempio. Attorno al braccio sinistro è avvolto un mantello, che si gonfia svolazzando alle spalle. In basso a destra è raffigurato lâempio con un fulmine già conficcato nella schiena, il volto e le gambe di profilo, il tronco di tre quarti, i capelli a corte ciocche portate in avanti sulla fronte, vestito con una semplice tunica a mezza manica e calzari a collo alto (calcei).
Materia e tecnica:
calcare di Aurisina/ scalpellatura/ a gradina/ levigatura
Estensione:
altezza: cm 87; larghezza: cm 132; profondita': cm 16
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo archeologico nazionale di Aquileia, villa Faraone-Cassis, Via Roma, 1 - 33051 Aquileia (UD), AQUILEIA (UD), FRIULI VENEZIA GIULIA - ITALIA - gallerie lapidarie, inv. AQ 50397
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD RA: 06-00069861
In: Le collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
Identificatore: work_84739
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività culturali
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale