Tipo:
Opere; telefono automatico a batteria centrale (BCA), a tastiera; Oggetto fisico
Categoria:
Strumenti scientifici
Autore:
SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico
A partire dagli anni '50, il telefono cominciò a modificarsi dal punto di vista dei materiali e della forma. L'introduzione delle materie plastiche e il peso crescente del design nella società iniziarono a modificarne l'aspetto. L'aspetto ergonomico rimaneva invece immutato, essendo legato alla distanza bocca/orecchio anche dal punto di vista tecnico. Alla fine degli anni '50 si assistette a un boom delle richieste di allacciamenti telefonici e questo spinse i fornitori di servizi a unificare gli apparecchi per far fronte ai problemi legati alla produzione e alla manutenzione. Nel 1959 nasce il primo modello unificato SIP ad opera di un designer, l'S59 di Lino Saltini. Queste profonde revisioni dell'apparato produttivo si intrecciavano con la necessità di reinterpretare le tipologie tradizionali dei prodotti domestici, alla luce delle possibilità offerte dai nuovi materiali; reinterpretazione che venne svolta dal design che per la prima volta in Italia fu un interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche. Tra la fine degli anni Sessanta, e soprattutto negli anni Settanta, si diffuse poi l'abitudine di avere più spine telefoniche all'interno dello stesso appartamento. Scompariva il telefono fissato a muro sulle pareti del corridoio o dell'ingresso. Era un'opportunità di caratterizzare in modo diverso gli ambienti a partire dai servizi richiesti: in salotto la filodiffusione, in camera da letto, sul comodino, il telefono per il servizio sveglia, e così via. Anche se non si era ancora affermata l'idea del telefono come strumento "individuale" e "personale" di comunicazione, cosa che sarebbe avvenuta solamente con la diffusione dei cellulari negli anni Novanta, ci si stava avviando verso un uso del telefono che prevedeva una maggiore privacy per tutti i componenti della famiglia. Dalla metà degli anni '60 si diffusero anche i telefoni a tastiera attraverso la quale si fornivano le stesse sequenze di impulsi date dal disco compositore, ragione per la quale furono chiamate "finte tastiere". Questo modello di telefono, ideato dalla SIP nel 1985 rispetta i criteri di semplificazione formale e di facilità di realizzazione imposti dalla produzione industriale. La ricerca di essenzialità e di simmetria non va tuttavia a discapito della funzionalità e praticità d'uso, grazie anche alla moderna tecnologia elettronica, che aumenta le potenzialità dell'apparecchio consispetta i criteri di semplificazione formale e di facilità di realizzazione imposti dalla produzione industriale. La ricerca di essenzialità e di simmetria non va tuttavia a discapito della funzionalità e praticità d'uso, grazie anche alla moderna tecnologia elettronica, che aumenta le potenzialità dell'apparecchio consentendo una certa libertà dai vincoli ergonomici.
Data di creazione:
1987 ca.; sec. XX; 1987
Soggetto:
industria, manifattura, artigianato
Materia e tecnica:
plastica di Acrilonitrile-Butadiene-Stirene (ABS)/ pressofusione
Estensione:
altezza: cm 16; larghezza: cm 21.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", Via San Vittore, 21 - Milano (MI), Italia, inv. 12140 (1953-) - proprietà privata
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD PST: 0301985640
Identificatore: work_7384
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale