Tipo:
Opere; telefono automatico a batteria centrale (BCA); Oggetto fisico
Categoria:
Strumenti scientifici
Autore:
Società Italiana Telecomunicazioni Siemens S.p.A. (SIT Siemens)
Dopo i modelli standardizzati prodotti alla fine degli anni '50 e all'inizio degli anni '60, i telefoni cominciarono a modificarsi nella forma. Il telefono rimaneva pressoché immutato dal punto di vista tecnico e la misura della distanza bocca-orecchio dell'uomo limitava fortemente le possibilità di modificarne l'aspetto, ma i designer cercarono comunque di trasformare la forma canonica degli apparecchi telefonici (pur rispettandone l'ergonomicità). Questo modello di telefono denominato "Grillo" viene così disegnato per risolvere in maniera diversa il rapporto ergonomico bocca/orecchio differenziandosi profondamente dal tradizionale apparecchio a palmo di mano. La ricerca e le applicazioni tecnologiche si sono concentrate sulla miniaturizzazione della meccanica del disco compositore e dei circuiti stampati. Si tratta del primo modello che nasconde il microfono nella parte bassa della conchiglia. Il "Grillo" è l'anticipazione di ciò che sarebbe diventato il telefono cellulare, completamente affrancato dai vincoli meccanici e di rete per il suo funzionamento e per la sua alimentazione. Questo telefono ha modificato sessant'anni di pratica nella concezione, costruzione e uso del telefono tradizionale, generando la fisionomia di un nuovo genere di telefono. Tra la fine degli anni Sessanta e negli anni Settanta si diffuse l'abitudine di avere più spine telefoniche all'interno dello stesso appartamento. Era un'opportunità di caratterizzare in modo diverso gli ambienti a partire dai servizi richiesti: in salotto la filodiffusione, in camera da letto, sul comodino, il telefono per il servizio sveglia, e così via. Anche se non si era ancora affermata l'idea del telefono come strumento "individuale" e "personale" di comunicazione, cosa che sarebbe avvenuta solamente con la diffusione dei cellulari negli anni Novanta, ci si stava avviando verso un uso del telefono che prevedeva una maggiore privacy per tutti i componenti della famiglia e soprattutto per i più giovani, la generazione protagonista di quegli anni. L'offerta dei telefoni addizionali comprendeva il più compassato Unificato, adatto a ogni ambiente; lo snello e aggraziato Lillo, particolarmente indicato per salotto e sala da pranzo; il più originale Grillo, consigliato per design e ingombro minimo, adatto alla camera da letto o ovunque si dovesse lasciare un minimo spazio. La campagna sulla diffusione dei telefoni addizionali prevedeva inserzioni sulla stampa periodica, sui più diffusi rotocalchi d'informazione e femminili e su riviste d'arredamento, la proiezione di un cortometraggio pubblicitario nelle sale cinematografiche e l'affissione di manifesti stradali nelle grandi città. Il "telefono in vetrina" era allora una novità assoluta e i modelli erano commissionati ai progettisti di maggior fama come nel caso del telefono "Grillo" disegnato da Richard Sapper e Marco Zanuso nel 1966.
Data di creazione:
1966 - 1967; sec. XX; 1966 - 1967
Soggetto:
industria, manifattura, artigianato
Materia e tecnica:
plastica di Acrilonitrile-Butadiene-Stirene (ABS)/ fusione
Estensione:
altezza: cm 7.5; larghezza: cm 7.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", Via San Vittore, 21 - Milano (MI), Italia, inv. 8219 (1953-) - proprietà privata
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD PST: 0301985619
Identificatore: work_7372
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale