Phonola - FIMI Castiglioni 547 Tipo L
Tipo:
Opere; radioricevitore a valvole, da tavolo e da parete; Oggetto fisico
Categoria:
Strumenti scientifici
Autore:
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Le prime radio erano prodotte principalmente in legno ed erano veri e propri oggetti di arredamento: mobili, consolle, soprammobili. Nel 1930, un nuovo materiale, la bachelite, cominciò a comparire nella realizzazione di diversi manufatti e intorno al 1940 cominciò a sostituire l'ebanite nella realizzazione delle scocche degli apparecchi radiofonici. Furono i designer a progettare le prime radio con questi nuovi materiali. Successivamente anche la bachelite venne sostituita con materiali plastici di vario tipo e caratteristiche ancora più flessibili. Il radioricevitore in oggetto, denominato "Castiglioni", venne presentato a pochi mesi dalla chiusura della VII Triennale nel mese di settembre del 1940 nel posteggio della F.I.M.I. - Phonola, in un padiglione allestito dai tre designer Luigi Caccia Dominioni, Livio Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni. Questa radio è uno dei primi modelli che rivoluzionarono la forma degli apparecchi prodotti in Europa e rappresenta un punto di svolta nella storia della progettazione industriale italiana. Lo scopo era quello di produrre un apparecchio a basso costo con materiali economici senza trascurare l'attenzione per gli aspetti qualitativi, funzionali ed estetici. I tre designer assunsero come referente per la progettazione della radio la praticità degli strumenti militari. E' dovuta all'opera dei tre designer, sia la forma della custodia della radio sia la razionale disposizione dei pezzi interni. Da poco si era infatti giunti a un rimpicciolimento delle valvole, ed è proprio l'accurata ricerca, effettuata in collaborazione con i tecnici della F.I.M.I. - Phonola, volta a ridurre sempre di più l'ingombro tecnico delle apparecchiature, che ha consentito di progettare questo apparecchio radio il cui involucro esterno segue il contenuto e viceversa. Il grande schiacciamento del corpo del ricevitore dell'apparecchio era frutto di un raffinato lavoro di disegno delle parti elettromeccaniche svolto da Livio Castiglioni con i tecnici della Phonola, che porto' alla disposizione orizzontale delle valvole termoioniche. Prezzo di listino del 1940: Lire 1290.
Data di creazione:
1939 ca. - 1941 ca.; sec. XX; 1939 - 1941
Soggetto:
industria, manifattura, artigianato
Materia e tecnica:
bachelite
Estensione:
altezza: cm 27; larghezza: cm 25
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", Via San Vittore, 21 - Milano (MI), Italia, inv. 9864 (1953-) - proprietà privata
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD PST: 0301985560
Identificatore: work_7371
Diritti
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