Psiche raccoglie la lana d'oro
Tipo:
Opere; lunetta; Immagine fissa
Categoria:
Pittura
Autore:
Pippi Giulio detto Giulio Romano
La prima lunetta della parete nord raffigura la seconda prova imposta a Psiche da Venere: raccogliere la lana di alcune ferocissime pecore selvagge. La personificazione di una canna palustre suggerisce a Psiche di non avvicinarsi al gregge, ma di raccogliere ciuffi della loro lana rimasti impigliati in alcuni rovi (Apuleio, Metamorfosi, VI. 12). La raffigurazione dell'episodio è confinata alla metà destra della lunetta. Il resto dello spazio è prepotentemente occupato dalla personificazione di un fiume, secondo un'iconografia non convenzionale: un vecchio dal corpo obeso, incastrato fra le rocce, con una lunga barba che si trasforma in rivoli d'acqua. L'affresco è stato eseguito su sette stesure di intonaco (giornate), e il disegno della composizione è stato riportato per mezzo di incisioni indirette da cartone. Si segnala anche la presenza di spolvero, rinforzato con incisioni dirette, soprattutto nelle gambe della divinità fluviale. È visibile, impressa nell'intonaco, l'impronta a "U" di uno strumento utilizzato per il fissaggio del cartone alla parete. Amedeo Belluzzi (1998) assegna a questa lunetta il numero 420.
Data di creazione:
1526 ca. - 1528 ca.; sec. XVI, secondo quarto; 1526 - 1528
Soggetto:
mitologia
Psiche raccoglie la lana d'oro
Materia e tecnica:
affresco finito a secco
Estensione:
altezza: cm 138; larghezza: cm 230
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico di Palazzo Te, Viale Te, 13 - Mantova (MN), Italia - proprietà Comune di Mantova
Data di modifica: 1913 - 1919; 1940 - 1943; 1984
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0302129003-2.4
In: Complesso decorativo di Palazzo Te
Identificatore: work_6567
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale