Tipo:
Opere; tavolo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il tavolo fu probabilmente eseguito per Cosimo I usando un antico porfido ('rota') come piano; infatti questo sontuoso mobile si trovava nel 1594 in una sala degli Uffizi secondo la descrizione fatta da Fynes Morrison e riportata da D. Heikamp (1969). Il tavolo fu pubblicato per la prima volta da K. Aschengreen Piacenti nel suo catalogo sul Museo degli Argenti e più tardi in un articolo nella rivista Apollo dove si apprende che esso si trovava originariamente nell'attuale sala del Museo degli Argenti fin dal 1637 quando cioé i decoratori Mitelli e Colonna avevano terminato di affrescare questo ambiente. Stilisticamente la base di questo tavolo appare concepita su modelli di origine michelangiolesca (si confrontino le volute della nostra tavola con quella della Biblioteca Laurenziana e i mascheroncini dorati a forma di pipistrello con analoghi esemplari nella Sagrestia Nuova di S. Lorenzo) in voga a Firenze nel Cinquecento come attestano le opere di Vasari e Buontalenti. Un altro tavolo eseguito da D. Nigetti in questo periodo circa si trova sempre al Museo degli Argenti e a questo riguardo si veda la scheda n. 205.
Tavola con piano di porfido rotondo circondato da cornicetta di bronzo dorato; detto piano posa su di un piede di legno intagliato con sei spartiti a forma di mesole ornato da diversi motivi filettati in oro.
Data di creazione:
1566 - 1574, sec. XVI; 1566 - 1574
Materia e tecnica:
legno di noce/ intaglio/ doratura; porfido
Estensione:
altezza: cm 84; diametro: cm 200
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI),inv. Inv. Mobili Palazzo Pitti n. 91 (1911)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00188850
In: Tesoro dei Medici: Museo degli Argenti
Identificatore: work_64920
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale