testa di fauno
cammeo
Tipo:
Opere; cammeo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'opera è ricordata per la prima volta nell'inventario redatto da Sebastiano Bianchi nei primi decenni del Settecento. La pietra si presenta lavorata in modo diverso sulle due facce (a cammeo sul recto e a intaglio sul verso), in cui è riprodotto però lo stesso soggetto. Tommaso Puccini, in particolare, lodò questo esemplare per "l'espressione e la franchezza" della tecnica, giudicandolo uno degli esempi più significativi della glittica del XVI secolo. Creduto antico da Anton Francesco Gori, che lo pubblicò nel primo volume del "Museum Florentinum" (tav. LXXXIV, 7 e 8), il cammeo è ricordato anche da Giuseppe Bencivenni Pelli nel suo "Discorso sopra le gemme intagliate", in cui l'erudito si sofferma soprattutto sulla singolarità dell'incisione, tanto profonda "che non se ne può trarre l'impronta né con cera, né con gesso, né in altra forma" (M. FILETI MAZZA, "Fortuna della glittica nella Toscana Mediceo Lorenese e storia del "Discorso sopra le gemme intagliate" di G. Pelli Bencivenni", Firenze 2004, p. 221).
Montatura in oro con due maglie circolari saldate alle estremità verticali.
Data di creazione:
1500 - 1599, sec. XVI; 1500 - 1599
Soggetto:
testa di fauno
Figure: testa di fauno. Abbigliamento: nebride.
Materia e tecnica:
diaspro/ incisione/ intaglio; oro
Estensione:
altezza: mm 20; larghezza: mm 15
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - Mezzanino, sala delle gemme.,inv. Inv. Gemme n. 43 (1921)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00157822
In: Tesoro dei Medici: Museo degli Argenti
Identificatore: work_64752
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale