Figura maschile seduta
Tipo:
Opere; decorazione plastica; Oggetto fisico
Categoria:
Scultura
Autore:
Pippi Giulio detto Giulio Romano
Il tondo centrale della cornice ad arco della testata occidentale, posto alla sommità della stessa, é delimitato dalla medesima fascia piatta perimetrale che prosegue lungo tutto l'arco, inglobando gli altri tondi e semitondi e gli scoparti a racemi vegetali ad essi inframmezzati. Esso include un soggetto di incerta identificazione. La figura, seduta verso la destra dell'osservatore in posa di tre quarti e ormai acefala, è totalmente nuda e pare maschile; con la mano destra stringe dietro di sé un oggetto forse identificabile con un panno; sotto il ginocchio destro è intuibile la testa di un animale, probabilmente un cane. La figura tiene con la sinistra, tra le gambe, un lungo oggetto la cui estremità, poggiata a terra, risulta di larghezza maggiore rispetto all'impugnatura: non è chiaro se possa trattarsi di un semplice bastone da pastore, di una clava, di un remo oppure di un timone. Nella parte destra del tondo è un albero spoglio, al quale sono appesi un arco e una faretra. La corretta identificazione del soggetto dipende dalla lettura degli attributi: tuttavia, il precario stato di conservazione del bassorilievo non consente di interpretare con certezza la forma e le caratteristiche dell'oggetto che la figura tiene tra le gambe: se interpretato come un pedo pastorale potrebbe - in associazione al cane e (forse anche all'arco e faretra di Amore?) - suggerire l'ipotesi di un Paride seduto; se letto come clava, invece, potrebbe costituire l'attributo principale di Ercole (si confronti, ad esempio, l'immagine con l'Ercole seduto nel bassorilievo centrale in stucco della parete ovest della Camera dei Candelabri e in una losanga della volta della Camera del Sole e della Luna, lato est). È altrettanto plausibile, peraltro, che possa trattarsi di un remo o di un timone, attributi consueti delle personificazioni di fiumi. Da rilevare è la somiglianza iconografica tra la posa delle gambe della figura in esame e di Paride nell'incisione di Marcantonio Raimondi raffigurante il "Giudizio di Paride" da invenzione di Raffaello. Lo stucco, realizzato in situ, risaltava su un fondo ad affresco di colore scuro, di cui resta qualche debole traccia soprattutto ai bordi interni del medaglione.
Data di creazione:
1527 ca. - 1530 ante; sec. XVI, secondo quarto; 1527 - 1530
Soggetto:
decorazioni e ornati
Figura maschile seduta
Materia e tecnica:
stucco a stampo
Estensione:
diametro: cm 35
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico di Palazzo Te, Viale Te, 13 - Mantova (MN), Italia - proprietà Comune di Mantova
Data di modifica: 1985; 2004
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0302128997-1.3
In: Complesso decorativo di Palazzo Te
Identificatore: work_6414
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale