dipinto

Tipo:

Opere; dipinto; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Brueghel Jan il Vecchio (1568 - 1625)

Inv. 1704, n. 961; Inv. 1753, n. 465; Inv. 1769, n.723; Inv. 1784, n. 262; Inv. 1825, n. 1079 (sempre come P. Brueghel il Giovane); passato dagli Uffizi nella Galleria Palatina nel 1928. Il dipinto è stato restituito a Brueghel dei Velluti da Zoege Von Nanteuffel, mediante confronti con opere contemporanee dell'artista e soprattutto con la Scena infernale della pinacoteca Ambrosiana di Milano (A. Falchetti, 1969, p.135). L'ipotesi è stata ripresa da Georges Marlier, il quale notava che la denominazione tradizionale " Brueghel d'inferno", qui ripresa nelle retro come "Brueghel des Diables", si riferisce a Brueghel dei Velluti e non ha Pieter Brueghel il Giovane, l'intera opera del quale è difatti soltanto un omaggio alla creazione artistica di Brueghel il Vecchio. Lo studioso aveva osservato che il Descamps, il quale talvolta riporta dicerie non controllate, citava ancora tra le opere di Brueghel dei Velluti un Orfeo agli Inferi nella raccolta del Re di Francia e un Incendio di Gomorra nella Pinacoteca Ambrosiana. Vale la pena di sottolineare la data molta antica di quest'opera. È noto che dal 1599 l'artista si trovava in Italia, prima a Napoli, poi nel 1592-1593 fino al 1594 a Roma (H.Winner, 1961, p.191; B.Bodart, I, 1970, p 244) e in seguito nel 1595 e 1596 al servizio del cardinale Federico Borromeo a Milano. Bisogna quindi assegnare al tempo del soggiorno italiano di Broeghel dei Velluti sia l'Orfeo agli Inferi che la Scena Infernale di Milano. Questo dimostra il fascino che esercitavano sui collezionisti italiani le scene infernali fiamminghe, dove l'esotismo si unisce all'elemento fantastico.

Data di creazione:

1594 - 1594, sec. XVI; 1594

Soggetto:

Orfeo negli Inferi
Soggetti profani. Paesaggi: veduta di caverne. Figure: dannati. Personaggi: Orfeo.

Materia e tecnica:

rame/ pittura a olio

Estensione:

altezza: cm 27; larghezza: cm 36