San Giacomo il Maggiore, Santo Stefano e San Pietro
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico; Mainardi, Sebastiano
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Ghirlandaio Domenico (1449 - 1494)
La datazione suggerita per questa tavola è basata sulla notizia tramandata in un manoscritto secentesco, che l'opera fu dipinta per una cappella nella chiesa oggi conosciuta come S. Maria Maddalena de' Pazzi, cappella che secondo lo stesso manoscritto fu fatta fare da Stefano di Jacopo Boni il 20 marzo 1492 (stile ab incarnazione e quindi 1493 in stile comune). Il nome del committente e quello di suo padre spiegano la presenza dei due santi omonimi raffigurati nel dipinto. Come indicano Crowe e Cavalcaselle, che videro l'opera ancora nella sagrestia della chiesa, la figura centrale di Santo Stefano era stata trasformata in un San Girolamo. Questa ridipintura ad olio con ogni probabilità fu eseguita all'epoca dello spostamento della tavola nella cappella dedicata appunto a San Girolamo, avvenuto, secondo il Franceschini, nel 1513 e senz'altro entro il 24 aprile 1525. Per l'artefice della ridipintura, scomparsa con il restauro ottocentesco della tavola, Crowe e Cavalcaselle, seguiti dal Milanesi, avevano suggerito il nome di Fra Bartolomeo. Spetta sempre a Crowe e Cavalcaselle il merito di aver attribuito il dipinto a Sebastiano Mainardi, nome generalmente accettato dalla critica, fino a che Venturini lo ha assegnato al Ghirlandaio, attribuzione poi accettata anche da Cadogan.
Data di creazione:
1493 - 1493, sec. XV; 1493
Soggetto:
San Giacomo il Maggiore, Santo Stefano e San Pietro
Soggetti sacri. Personaggi: San Giacomo Maggiore; Santo Stefano; San Pietro apostolo. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (San Giacomo) bastone da pellegrino; libro; palma del martirio. Attributi: (San Pietro) chiave. Architetture: nicchie con volta a conchiglia. Oggetti: pavimento a tarsie marmoree policrome. Decorazioni: vasi; motivi fitomorfi; motivi a candelabra.
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a tempera
Estensione:
altezza: cm 174.5; larghezza: cm 172
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI) - piano terreno, sala III (Fiorentine) , parete sinistra,inv. Inventario 1890, n. 1621 (1890 post)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00282018
In: Capolavori della Galleria dell'Accademia
Identificatore: work_63750
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale