Trittico di San Procolo
Annunciazione e Santi
trittico
Tipo:
Opere; trittico; Oggetto fisico; Giotto
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Questa Annunciazione, commissionata per la chiesa di S. Procolo, è probabilmente la stessa che il Vasari annoverò tra le opere di Giotto e che venne poi inserita dal Milanesi (1878) nel corpus di Lorenzo Monaco. Ma il primo riferimento al monaco camaldolese spetta a Crowe e Cavalcaselle (1864); attribuzione accettata da Sirén (1905), che la datava agli anni 1408-1409 vedendovi influenze senesi e tentava una ricostruzione della predella; e poi da Venturi (1911), Van Marle (1924), Toesca (1929), Golzio (1931), Procacci (1936), Berenson (1936), Pudelko (1938), Bellosi (1965), Boskovits (1975), Eisenberg (1989). La datazione proposta va dal 1406 ca. indicato da Pudelko (1938), al 1418 ca. indicato da Eisenberg (1989) ed oggi in genere accettato. Il trittico originariamente doveva essere stato progettato in modo diverso da come si presenta attualmente. A questo proposito Sirén ipotizza che l'opera avesse anche una predella della quale facevano parte la "Natività'" della collezione Kaufman (Berlino), l'"Adorazione dei Magi" e la "Visitazione" della collezione Parry (Hignam Court) e la "Fuga in Egitto" del Museo di Altenburg. Al posto dei due attuali dischi dorati delle cuspidi laterali c'erano due teste di profeti che furono poi sostituiti da due angioli rimossi in tempi non molto lontani . Eisenberg (1956) ha identificato il perduto profeta dello scomparto destro, con l'"Isaia " già nella collezione parigina de Montor (1843) con l' attribuzione a Cimabue. Successivamente il tondo, recentemente riapparso sul mercarto antiquario, fu ascritto ad Antonio Veneziano dallo Schmarsow (1898) e a Lorenzo Monaco dal Sirén. L'opera non ha subito restauri, ma solo modifiche sulla cornice tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Le due sezioni laterali del trittico risultano ritagliate al di sopra delle teste con asportazione delle due cuspidi rifatte ex novo seguendo lo stile di quella centrale. La cornice è sprovvista anche dei pilastri dei pinnacoli e delle sue cornicine alle ogive e ai tondi delle cuspidi. Fu tagliata anche la base di tutto il trittico e al suo posto vi è una predellina con una scritta.
Base, montanti, cimasa tricuspidata, motivi fitomorfi a intreccio intagliati.
Data di creazione:
1410 - 1415, sec. XV; 1410 - 1415
Soggetto:
Annunciazione e Santi
Soggetti sacri. Personaggi: Maria Vergine; San Gabriele Arcangelo; Santa Caterina d'Alessandria; Sant'Antonio abate; San Procolo; San Francesco d'Assisi; Dio Padre. Figure: angeli. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) ruota; ramo di palma. Attributi: (Sant'Antonio abate) bastone. Attributi: (San Procolo) spada. Oggetti: trono; drappo. Allegorie-simboli: colomba dello Spirito Santo; globo.
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a tempera/ doratura
Estensione:
altezza: cm 210; larghezza: cm 230
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI) - piano primo, Sala di Lorenzo Monaco,inv. Inventario 1890, n. 8458 (1890 post)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00187146
In: Capolavori della Galleria dell'Accademia
Identificatore: work_63712
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale