Tipo:
Opere; calco ROTONDO; Oggetto fisico
Categoria:
Scultura
Autore:
Il tondo appartiene alla serie di dodici calchi di forma circolare posizionati lungo la metà superiore delle pareti lunghe e nella metà inferiore delle pareti corte della camera del Sole e della Luna. Questi - alternati ad altri calchi in gesso riferibili allo stesso momento esecutivo - costituiscono parte dell'apparato decorativo qui realizzato nell'ultima decade del sec. XVIII dagli allievi formatori dell'Accademia di Belle Arti di Mantova Luigi Dalmaschio e Giovanni Pellegrini, guidati dal professore di Ornato e Disegno Giovanni Bellavite. Tale impresa si inserisce in un progetto di recupero e valorizzazione di alcuni ambienti di Palazzo Te sostenuto dal governo asburgico e attuato dietro coordinamento del conte Giambattista Gherardo d'Arco, prefetto dell'Accademia Teresiana e intendente politico provinciale dal 1786 al 1790. La serie di tondi di cui l'elemento é parte consta in dodici calchi di altrettanti bassorilievi disposti a formare un fregio nella fascia più alta delle pareti della Camera delle Cariatidi, nel medesimo palazzo: ispirati alla monetazione e a soggetti di sarcofagi antichi, erano originariamente inseriti in un contesto di decorazione pittorica, del quale oggi sussistono esigui lacerti. Il tondo in stucco in esame è il secondo della parete Nord di tale ambiente e raffigura un fauno - così identificabile dal dettaglio dell'orecchio appuntito - in piedi e di profilo, rivolto a destra, in atto di suonare uno lungo strumento a fiato. La figura indossa una pelle di animale e suona quel che potrebbe identificarsi quale un'antica tibia o flauto, premuta sulla bocca anche grazie all'aiuto di una fascia annodata dietro alla nuca. Un personaggio molto simile a questo - e assai probabilmente derivato da un modello di sarcofago bacchico affine - ricorre nella decorazione ad affresco della Camera di Ovidio o delle Metamorfosi del medesimo palazzo, nel quinto riquadro della parete Ovest: la figura posta di profilo e con la gamba destra avanzante, lo strumento e il modo particolare con cui esso viene suonato sono elementi di forte continuità iconografica tra le due immagini. Il calco riproduce con fedeltà l'intera figura e i suoi attributi, ma non ripropone la ricca ghirlanda che incornicia il rilievo giuliesco: in sua vece troviamo una semplice cornice neoclassica costituita da tre elementi, due fasce piatte (di larghezza leggermente diversa) che racchiudono un motivo a perline. Affine, nel modello iconografico, all'originale del calco risulta la figura della volta della Camera posta nella vela Sud, quarto registro dall'alto, prima losanga da sinistra.
Data di creazione:
1790 ca. - 1791 ca.; sec. XVIII, fine; 1790 - 1791
Data:
1790
Soggetto:
mitologia
Fauno
Materia e tecnica:
gesso
Estensione:
profondita': cm 4; diametro: cm 53
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico di Palazzo Te, Viale Te, 13 - Mantova (MN), Italia - proprietà Comune di Mantova
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0302128995-5
In: Complesso decorativo di Palazzo Te
Identificatore: work_6362
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale