dipinto murale
Tipo:
Opere; dipinto murale; Immagine fissa
Categoria:
Pittura
Autore:
Pippi Giulio detto Giulio Romano
Le pareti Sud, Est, Ovest presentano alcuni frammenti ad affresco che paiono distinti cronologicamente dalla decorazione giuliesca. Queste le loro esatte ubicazioni e dimensioni, con riferimento alle fotografie allegate: 1- OVD023, parete Sud, estrema sinistra, zona non affrescata sottostante la fascia a finti marmi: altezza 8 cm, larghezza 7 cm. 2- OVD023a, parete Ovest, intonaco sottostante la parte alta - dipinta a finto marmo giallo - del primo rettangolo della decorazione a finti marmi: altezza 4 cm ca., lunghezza 18 cm ca. 3- OVD023b, parete Ovest, estrema destra, zona non affrescata sottostante la fascia a finti marmi: altezza 24 cm, larghezza 11.5 cm. 4- OVD023c, parete Est, lato destro della porta, sotto il cardine superiore: altezza 36 cm, larghezza 5 cm. I lacerti presentano una colorazione scura (tra il blu e il nero) piuttosto uniforme, ad eccezione del frammento presso la porta della parete Est, dai toni ocra. Più modulato appare il colore nel frammento n. 2, immediatamente sottostante l'intonaco affrescato del rettangolo a finti marmi: si osserva infatti una parte predominante a toni scuri, affiancata a sinistra da una pennellata color ocra, a sua volta seguita da una porzione dai toni più chiari. I colori di questo frammento sono molto simili a quelli utilizzati nella pittura del rettangolo soprastante e potrebbero far supporre una relazione cronologica e stilistica immediata tra i due momenti. In generale, sembra di poter affermare che i lacerti siano da ricondurre a una decorazione perduta della fascia inferiore delle pareti - forse imitante tendaggi? - coeva o di poco precedente la realizzazione del ciclo giuliesco: di tale decorazione potrebbero costituire una traccia anche i lembi di intonaco di forma irregolare e frastagliata visibili lungo tutta l'estremità inferiore della decorazione a finti marmi, dalla cromia e qualità materica affini ai lacerti in esame. L'elemento che più favorisce un'interpretazione in questo senso è costituito dal fatto che i frammenti in questione sono dipinti su un intonaco immediatamente prossimo a quello di supporto alla decorazione realizzata dagli aiuti di Giulio Romano. Queste scarsissime testimonianze, tuttavia, non permettono né di risalire ad una datazione precisa né, tantomeno, di ricostruire un insieme decorativo unitario. L'unica certezza resta la posteriorità cronologica dei lacerti rispetto al frammento emerso tra il soffitto e la parete Nord della camera, riconducibile alla preesistente palazzina di Francesco II e databile ai primissimi anni del Cinquecento (1502 ca.).
Data di creazione:
1525 post - 1527 ante; sec. XVI, secondo quarto; 1525 - 1527
Data:
1527
Soggetto:
decorazioni e ornati
Materia e tecnica:
affresco
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico di Palazzo Te, Viale Te, 13 - Mantova (MN), Italia - proprietà Comune di Mantova
Data di modifica: 1983
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0302128989-22
In: Complesso decorativo di Palazzo Te
Identificatore: work_6074
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale