antifonario feriale

Tipo:

Opere; antifonario feriale; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Graduale membranaceo, mm. 700x530. Presenta una legatura in legno con copertura in pelle e borchie di ottone. Contiene all'inizio l'indice relativo al testo e il nome di colui che alla fine del XVII secolo curò la sistemazione di questo e di quasi tutti gli altri codici venuti al Museo dal convento di San Nicola: "F. Franc. S. Maria Fazzi de Pisis Anno Dominicae Incarnationis 1693", citato con lievi varianti al temine delle rubriche nei corali A, B, D, E, O, P, V. Presenta una numerazione recente a penna su una sola faccia (cifre arabe) e una scrittura gotica con inchiostro nero (rosso per alcune parti). Le iniziali sono tracciate a filigrana rosse e blu (molte sono tracciate in parte, altre sono totalmente mancanti visto lo spazio vuoto). Ha quattro iniziali miniate semplicemente decorate e venti figurate a fondo colorato. Sono presenti fregi a fogliami con droleries.
Balbarini conferma la teoria di Dalli Regoli e di Paoli riguardo l'originaria ubicazione dei Corali di San Matteo presso il Convento di San Francesco. Nel 1786, in seguito alle Soppressioni degli Ordini religiosi, la custodia del Convento con tutti i suoi beni fu affidata agli Agostiniani di San Nicola, i quali portarono con sé i libri corali al ritorno nel proprio convento. (Pisa 2003, pagina 28)

Data di creazione:

sec. XIV; 1300 - 1399

Materia e tecnica:

legno; pelle; ottone; pergamena

Estensione:

altezza: mm 700; larghezza: mm 530