sepoltura di Sant'Andrea
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'opera, proveniente da una collezione privata romana, è stata acquistata nel 2000 dall'Amministrazione Comunale di Rende per la Pinacoteca del Museo Civico di Rende.Il dipinto fu eseguito dal Preti come studio preparatorio della decorazione ad affresco commissionata nel 1650 nella chiesa dei Teatini di S. Andrea della Valle a Roma, dal cardinale Francesco Perretti Montalto (Spike, 1989, 1999).Questa importante commissione giungeva al Preti, nell'anno giubilare, un'opportunità incredibile per la carriera del pittore, attivo a Roma da quasi un ventennio, ma fino a quella data mai impegnato in incarichi pubblici. Nel contratto firmato dall'artista il 12 gennaio (a cui ne seguì un secondo il 6 febbraio), gli affreschi da dipingere erano tre del coro e due laterali per settecento scudi, ma Preti non eseguì mai quelli laterali, si limitò ai tre affreschi rappresentanti il martirio, la crocifissione e la sepoltura di Sant'Andrea. Quando gli affreschi di Mattia Preti furono presentati all'inaugurazione, i padri teatini ne rimasero soddisfatti: «A dì 8 aprile furono scoverti li tre quadri grandi del Choro dipinti dal sud Cavaliere Fra Mattia Preti con molto applauso universale» a detta del diarista S. Mitidieri (Spike, 1989), anche se la critica (Pascoli, De Dominici) riporta l'avvenimento come un parziale insuccesso, motivato dall'inevitabile confronto con le opere realizzate nella stessa chiesa, intorno agli anni Venti, da due maestri indiscussi della decorazione ad affresco: il ciclo di Sant'Andrea, eseguito dal Domenichino nella volta dell'abside, e L'Assunzione della Vergine affrescata da Giovanni Lanfranco nella calotta della cupola (Spike, 1989). Il dipinto ad olio esposto oggi al Museo civico rendese, rappresenta la Sepoltura del santo, presenta alcune varianti con l'affresco romano, la tecnica a olio ovviamente ha portato Preti a ottenere una maggiore accensione cromatica nei gialli e nei rossi, che si distaccano dalle tonalità perlacee dell'affresco. Le più vistose riguardano il gruppo angelico - due angeli invece di uno come nell'affresco finale -, nelle figure degli astanti in secondo piano, nei caseggiati a metà dell'estrema sinistra, nella base del sarcofago e nelle prospettive in primo piano, col frammento di colonna e le scale della sepoltura.
Dipinto raffigurante la sepoltura di Sant'Andrea.
Data di creazione:
1650 - 1651, sec. XVII; 1650 - 1651
Soggetto:
sepoltura di Sant'Andrea
Personaggi: Sant'Andrea. Figure femminili. Figure maschili. Oggetti: sarcofago. Figure: Angeli. Paesaggi. Sculture: figura femminile.
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm. 135; larghezza: cm. 100
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico - Pinacoteca, Via Raffaele De Bartolo, Rende (CS), Calabria - secondo piano,inv. 14 (2000)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 18-00141388
In: Pinacoteca "Achille Capizzano"
Identificatore: work_46707
Diritti
Diritti: Comune di Rende
Detentore dei diritti: proprietà Ente pubblico territoriale
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale