Pisside con coperchio
Tipo:
Opere; Pisside con coperchio; Oggetto fisico
Categoria:
Reperti archeologici
orlo piatto, vasca di forma emisferica, piede troncoconico cavo modanato.
L'esemplare rpoviene dalla toma 10 della necropoli di Carpineto a Larino. La sepoltura è caratterizzata da una fossa rettangolare di m. 2,20 x 0,65, con orientamento E-O, priva di copertura; riempimento di terra marroncino compatta; sul piano di deposizione, a m 2,80 di profondità, compare una traccia circolare di bruciato a tre quarti della lunghezza del lato destro.. redo è deposto al centro e ai lati della fossa ed è costituito da: 1) un unguentario); 2-3) una pisside a figure rosse con relativo coperchio; 4-5-6-7-8-9) tre pissidi a decorazione sovraddipinta con relativi coperchi; 10-11) due bottiglie baccellate. individuati nel complesso possono essere ascritti alla terza fase della classificazione stilistico - cronologica della ceramica di Gnathia proposta dal Webster (Webster 1968; Green 1968), cioè il Tardo Gnathia (325-270 a. C.), caratterizzato dall'uso diffuso di baccellature verticali che ricoprono il corpo del vaso, nel tentativo di imitare i vasi metallici, lasciando libera solo la parte alta (il collo e la spalla nelle pelìkai, nelle bottiglie e nelle lekythoi, la zona sottostante l'orlo nelle vasche di pissidi) per la decorazione suddipinta, che si limita ad uccelli stilizzati, palmette, viticci, fiori a punti, frutti, file di ovuli, motivi a zig - zag (E.M.De Juliis, Città della Magna Grecia, 2000, pp. 122-126), ottenuti con rapide pennellate di colore ed estremamente ripetitivi, in linea con il gusto tipico della fase ellenistica avanzata (D'Amicis 1996, p. 433). Questi esemplari non possono perciò essere ricondotti ad una bottega o ad un pittore in particolare.ter e Green (T.B.L.Webster, Toward a classification of Apulia Gnathia in BICS 15 1968; J.R.Green, Some Painters of Gnathia vases, 1968 pp. 34-50) hanno individuato come termine ultimo della produzione il 270 a. C., ravvisandone la causa nella crisi politico - economica del principale centro produttore, Taranto, seguita alla sconfitta subita da Roma nel 272 a. C.; tuttavia, dal momento che i rinvenimenti attestano il protrarsi di alcune officine almeno fino alla seconda metà del III - inizi del II sec. a. C., soprattutto per l'esportazione, diversi studiosi propongono di abbassare questo limite cronologico (A.D'Amicis, I sistemi rituali: l'incinerazione in Catalogo del Museo Nazionale Archeologico di Taranto a cura di E. Lippolis, III, 1996, p. 436: si tratta del Gruppo Volcani e di quello di Alessandria).
Soggetto:
sull'orlo una sottile fascia rossa; seguono: fascia con corona di foglie d'alloro in rosso su fondo nero; fascia con motivo a onde color terra di Siena su fondo rosso; fascia in rosso; fascia terminale color terra di Siena. Sul piede i listelli sagomati sono dipinti in rosso. Due profili femminili con capelli raccolti sulla nuca tra due palmette stilizzate sul coperchio.
Materia e tecnica:
lavorata al tornio; argilla di colore beige chiaro, depurata; lavorata al tornio
Estensione:
altezza: cm 17.5; diametro: cm 13.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Sannitico, Mazzarotta, Campobasso (CB), Molise - Italia, inv. 45068-69 (9/1994)
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD RA: 14-00068339
Identificatore: work_34122
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Ministero Attività Beni Culturali
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale