Trittico dell'Adorazione dei Magi
Tipo:
Opere; trittico; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Opera fondamentale di Jan de Beer, che la portò a termine nel 1515 con la collaborazione della sua florida bottega, che aveva sede ad Amiens. Ewing (1978, p. 244) ipotizza che i due scomparti laterali fossero stati affidati da Jan de Beer al così detto "Maestro di Amiens", uno dei suoi migliori allievi. Sulle facce esterne dei laterali era raffigurata l'Annunciazione in grisaille, prologo delle scene raffigurate all'interno. E' stato ipotizzato che l'opera potesse provenire dal convento di Santa Maria Maddalena delle Covertite alla Giudecca in quanto Francesco Sansovino (1581, p. 157) menziona in quel convento un'opera di Durer; lo stesso Francesco Sansovino (1581, p. 160) ricorda nella chiesa di Santa Maria dei Servi a Venezia una "palla col presepio e co i Re Magi di Giovanni di Bruggia", e cioè di Van Eyck. Per Sandra Sicoli, che ha redatto la scheda nel catalogo della Pinacoteca di Brera (vol. VII, p. 21 n. 2, cui si rimanda per la biografia precedente), l'ipotesi più accreditata è quella del Weiss, secondo il quale l'opera sarebbe stata eseguita per il convento di Santa Maria Maddalena. Campell (1981, p. 468) ipotizza che il trittico, giunto a Brera nel 1808, sia invece da identificare con quello nella chiesa di chiesa di Santa Maria dei Servi. Il trittico, già attribuito in precedenza a Durer, a Luca d'Olanda (nella Guida alla Pinacoteca del 1822) e al Civetta (nell'elenco dei dipinti della Pinacoteca del 1903) è stato restituito a Jan de Beer dal Fridlander. Nel catalogo della mostra 'Rinascimento a Venezia' (p. 472) è stata evidenziata l'influenza che il trittico di Jan de Beer ebbe sulla pittura veneta delgli anni Venti del XVI secolo, e in modo particolare su Lotto e Savoldo, soprattutto per gli effetti di luce sovranaturale che illumina la notte della Natività (cfr. con 'Natività' di Lotto ora alla Pinacoteca Nazionale di Siena, e 'Adorazione del Bambino' di Savoldo, ora in collezione privata milanese). Il trittico, eseguito secondo i dettami della "devotio moderna", avrebbe indotto i fedeli, attraverso la contemplazione degli episodi principali della Sacra Famiglia, ad uniformarsi a quello stile di vita. Le tre scene interne sono collegate fra loro solo dal punto di vista tematico: paesaggio,effeti di luce e proporzioni delle figure sono diverse. E' proprio su tale diversità che si base l'ipotesi di un'ampia collaborazione del Maestro di Amiens con Jan de Beer, che avrebbe affidato al miglior allievo della sua bottega, l'esecuzione dei due pannelli laterali.
Data di creazione:
1515 post - 1520 ca.; sec. XVI; 1515 - 1520
Soggetto:
Adorazione dei Magi; Natività; Riposo nella fuga in Egitto
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Pinacoteca di Brera, via Brera, 28 - Milano (MI), Italia, inv. Inv. Nap. 56 - proprietà Stato: Pinacoteca di Brera
Data di modifica: 1955
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300180843-0
In: Collezione pittura dal XIV al XVII secolo
Identificatore: work_28827
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale