Trittico di Camerino
Tipo:
Opere; scomparto di trittico; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'assetto compositivo del trittico, proveniente dalla chiesa di San Domenico a Camerino, deriva dal polittico dei "Santi belli", eseguito nel 1480 da Nicolò Liberatore per la chiesa di San Venanzio a Camerino (ora Roma, Pinacoteca Vaticana), che a sua volta si inserisce in una tradizione tipicamente camerinese. Infatti anche nel trittico di san Domenico il registro principale era completato da una predella tripartita (manca lo scomparto centrale) che invece della consueta teoria di apostoli ai lati del Redentore, mostra una serie di Santi la cui scelta non è chiara, e da tre cuspidi dal profilo mistilineo raffiguranti l'Angelo Annunciante, la Vergine Annunciata e il Resurrezione. Tutte le tavole furono portate a Brera il 24 settembre 1811e seguito delle requisizioni napoleoniche, mentre le cuspidi furono cedute in due riprese a Filippo Benucci, nel 1832 e nel 1833, in cambio di altri dipinti. Benucci vendette quasi subito (1835) le due tavolette dell'Annunciazione allo Staedelsches Kunstinstitut di Francoforte, mentre la Resurrezione, transitata in varie collezioni inglesi, negli anni Trenta del Novecento entrò a far parte delle collezioni Abegg-stockar ed ora è collocata alla Abegg - Stiftung. La corretta provenienza da San Domenico, già indicata nelle guide ottocentesche del museo, fu presto dimenticata e venne avanzata solo a partire dalla monografia dello Zampetti, mentre le due predelle superstiti, che pure giunsero a Milano nella stessa cassa, non furono considerate parte integrante della pala d'altarefino ai primi del Novecento. Nella scheda dedicata al trittico (Restituzioni 2008, p. 292) Emanuela Daffra riporta il suggerimento di Robert Simon, secondo il quale lo scomparto centrale potesse essere costitito dall'Ultima Cena, ora a Montreal (Museum of Fine Arts) dove è attribuita a Vittore, compatibilmente per stile e misure (cm. 26,7 x 75,3), per quanto in condizioni meno buone. Tuttavia E. daffra sottolinea che la proposta pone problemi per la scala delle figure e la ripetizione di due apostoli, anche se merita un'attenta considerazione, vista la stretta vicinanza ad esmpio con le figurette che decorano il piviale di san Pietro. Il trittico è la prima opera di Crivelli destinata a Camerino, capitale della Signoria dei da Verano. Fu commisionato da Romano di Cola, personaggio di cui non si sa nulla, se non che seguì con attenzione l'erezione di alcune fabbriche ducali, e fu saldato dallo stesso Romano il 19 novembre 1483. Dal 1838 il trittico è descritto all'interno di una cornice con colonne scanalate, mantenuta fino al dopoguerra e della quale è conservata negli archivi della Soprintendenza documentazione fotografica. (SEGUE IN AN OSSERVAZIONI)
Data di creazione:
1482 ca.; sec. XV; 1482
Soggetto:
Madonna in trono con Bambino
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a tempera
Estensione:
altezza: cm 190; larghezza: cm 78
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Pinacoteca di Brera, via Brera, 28 - Milano (MI), Italia, inv. Inv. Nap. 704 - proprietà Stato: Pinacoteca di Brera
Data di modifica: 1999; 2008
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300179962-1
In: Collezione pittura dal XIV al XVII secolo
Identificatore: work_28788
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale