giardino
lettiera
Tipo:
Opere; lettiera; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Fu Pasquale Rotondi nel 1948 a ricomporre l'alcova (uno dei rarissimi arredi originari del Palazzo) cosi' come ci appare oggi. La ricostruzione non rispetta l'assetto iniziale, dal momento che i pannelli alberati dovevano eispetta l'assetto iniziale, dal momento che i pannelli alberati dovevano essere posti all'interno (si notino le bruciature di candela) allo scopo di rappresentare un rigoglioso giardino oltre la siepe. All'esterno l'alcova richiama Palazzo Rucellai di Firenze con gli specchi rivestiti a finto marmo che l'autore Fra' Carnevale apprende da Filippo Lippi. Il cielo della stanza lignea e' dipinto a finto tessuto, rosso e oro, con il motivo della melagrana e del fiore del cardo. Federico Zeri gia' dal 1961 assegna l'alcova al 'Maestro delle Tavole Barberini' e lo identifica con Giovanni Angelodi Antonio da Camerino. Oggi il 'Maestro delle Tavole Barberini' viene concordemente riconosciuto in Fra' Carnevale, al secolo Bartolomeo Corradini. La datazione va ricondotta agli anni 1459/60 (contemporanea alla decorazione della 'camera picta' di Palazzo Ducale), in occasione del matrimonio di Federico da Montefeltro con Battista Sforza.
Data di creazione:
sec. XV; 1459 - 1460
Soggetto:
giardino
Araldica: Stemmi di Federico da Montefeltro. Simboli: ermellino; bombarda; piumino; aquila; scudi con bande; fiammelle. Vegetali: alberi. Animali: uccelli. Fiori. Frutti.
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a tempera
Estensione:
altezza: cm 345; larghezza: cm 350; profondita': cm 350
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, P.zza Duca Federico, Urbino (PU) - appartamento della Iole, III sala, inv. inv. 1990 M 45 (1990)
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 11-00264096
In: Galleria Nazionale delle Marche
Identificatore: work_23294
Diritti
Detentore dei diritti: proprieta' Stato, Ministero per i Beni e le Attivita' culturali
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale