Concerto campestre
Tipo:
Opere; dipinto; Immagine fissa
Categoria:
Pittura
Autore:
Il dipinto nel Settecento era nella collezione di don Camillo Ciceri (Giovio, 1795). All'inizio dell'Ottocento passò a Francesco Mocchetti (Guida, 1831). I passaggi di proprietà vengono descritti da Francesco Della Torre (Biblioteca Civica di Como). Successivamente appartenne al marchese Vittorio Rovelli. Pubblicato con l'attribuzione a Benson (Cervellini, 1909), dopo di allora è stato creduto disperso (Friedlander, 1974). Giulio Bora, che ha ricostruito le vicende descritte, (Bora, 1981) ha rintracciato il fortunato prototipo di questo dipinto nel Kunstmuseum di Basilea (Marlier, 1957), dal quale sono state tratte varie repliche - due delle quali al Louvre (Michel, 1953)- eseguite dalla bottega di Benson o dai suoi figli Jan e Guillaime nonchè da Cornelis van Cleeve. Per quanto riguarda l'iconografia, lo studioso ne ha rilevato la derivazione dai quattrocenteschi "giardini d'amore" e la diffusione, specialmente in ambito nordico, con significato profano e amoroso prevalente rispetto a quello moraleggiante, allusivo alla "Parabola del figliol prodigo", invalso in un primo tempo. E' stato, inoltre, notato che nel dipinto di Como l'associazione del liuto con il flauto corrisponde all'accordo musicale proposto da Gaffurio.
Data di creazione:
1540 post - 1560 ante; sec. XVI, metà; 1540 - 1560
Soggetto:
sacro
Concerto campestre
Materia e tecnica:
olio su tavola
Estensione:
altezza: cm 107; larghezza: cm 134.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Musei Civici di Como - Como (CO), Italia, inv. 187 (1977) - proprietà Comune di Como
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300177935
In: Raccolte d'arte della Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
Identificatore: work_1009
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale