Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei
Nasce dalla passione di Tino Babini, cultore e ricercatore di memorie locali. Dedicandosi fin da giovane all'indagine storica e alla ricerca di reperti dell'arte campanaria, egli è riuscito a mettere insieme una delle più singolari collezioni di campane - unica nella regione - formata da circa sessanta esemplari, secoli, alcuni dei quali di raro pregio, diastribuiti nell'arco di cinque secoli. La campana più antica risale al 1589, di fattura romagnola-bolognese, senza indicazioni di fonderia. È presente un esemplare unico avente il cappello - cosa assai strana - eseguito nella fonderia Golfieri di Spilamberto (MO). Le altre fonderie rappresentate sono De Poli di Vittorio Veneto e Udine, Cavedini di Verona, Brighenti di Bologna, Vecchioni di Forlì. Realizzavano campane nel Settecento anche i Babbini di San Piero in Bagno (FO).
È riferito da:
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È gestito da :
Gestore: Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna
Fonte dati
Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_6330
Diritti
Detentore dei diritti: Privato cittadino
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale