Tipo:
Luoghi della cultura; Oggetto fisico
Categoria:
Aree archeologiche; Musei archeologici
A nord di piazza Capitolo sono visibili i resti di un articolato complesso edilizio, che occupava un’intera insula, compresa fra due kardines (strade N-S): le indagini attualmente in corso mirano a ricostruirne la planimetria e le articolazioni interne nella loro evoluzione.
A partire dall’età tardo-repubblicana (I sec. a.C.) si riconosce in particolare nella fascia centrale una domus di alto livello, aperta su un vasto peristilio mosaicato con disegni geometrici bianchi e neri. Su questo portico si affacciavano stanze che hanno restituito alcune delle più lussuose decorazioni pavimentali scoperte ad Aquileia e oggi conservate presso le gallerie del Museo Archeologico Nazionale: si tratta del famoso mosaico con il fiocco tra tralci di vite che fungeva da soglia di una saletta aperta a sud, del pavimento con la raffigurazione del ratto di Europa da parte di Zeus in forma di toro che decorava una stanza da letto (cubiculum), e del celebre “pavimento non spazzato” (asaroton), mosaico che riproduce fedelmente i resti di un lauto pasto, collocato in origine in una sala da pranzo (triclinium).
L’edificio subisce un sostanziale rifacimento nel IV secolo, al quale risale anche la pavimentazione musiva di un vasto ambiente di ricevimento, già identificato come “oratorio della Pesca”, per la raffigurazione di due putti che pescano da una barca. Analogamente, nella domus confinante a nord, nella stessa epoca si inserisce quello che, dal mosaico che lo decora, è noto come “oratorio del Pastore dall’abito singolare”.
L’area risulta occupata, con evidenze più precarie, fino ad epoca successiva alla distruzione attilana.
È riferito da:
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È gestito da :
Gestore: Fondazione Aquileia
Fonte dati
Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_406
Diritti
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