Tipo:
Luoghi della cultura; Oggetto fisico
Categoria:
Aree archeologiche; Musei archeologici
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l'origine dell'insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
Delle cinque grosse torri che lo compongono, quella che si trova a sud-est è sicuramente un cosidetto proto-nuraghe, infatti la muratura è apparentemente diritta e non rastremata verso l'alto, e terminava con una copertura di lastroni orizzontali in pietra. Sempre nella parte più antica sono presenti una grande scalinata, che probabilmente apparteneva ad un luogo di culto pre-nuragico, e un'antichissima muraglia dello stesso periodo. Tra i molti reperti trovati appartenenti ad un periodo di tempo che va da oltre il 2000 a.C. al periodo paleocristiano, si segnalano alcune monete puniche e romane, spilloni in osso, centinaia di teste di capra, lucerne cristiane e con simboli ebraici . Gli scavi ancora in corso potranno far luce sui molti misteri di questo monumento preistorico.
Accordo per la valorizzazione del Nuraghe Cuccurada
Servizi al pubblicoIl 10 ottobre 2012 è stato siglato l'accordo tra il Ministero per i beni e le attività culturali, rappresentato dal Direttore regionale della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e il Comune di Martis, rappresentato dal sindaco, Sandro Broccia, per la valorizzazione dell'area archeologica circostante il Nuraghe Cuccurada.
La convenzione, della durata di quattro anni, regolamenta le attività di valorizzazione, promozione e tutela che, in maniera coordinata e integrata tra le istituzioni coinvolte, potranno essere svolte all'interno del sito.