Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei specializzati
Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS apre al pubblico con il percorso espositivo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, curato da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, con l’allestimento dello studio GTRF di Brescia. A scandire il racconto, i contributi video di alcuni, autorevoli esperti e oltre duecento oggetti preziosi, fra i quali venti manoscritti, sette incunaboli e cinquecentine, diciotto documenti medievali, quarantanove epigrafi di età romana e medievale, e centoventuno tra anelli, sigilli, monete, lucerne e amuleti, poco noti o mai esposti prima, provenienti dai musei di tutto il mondo (dalla Genizah del Cairo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dai Musei Vaticani alla Bodleian Library di Oxford, dal Jewish Theological Seminary di New York alla Cambridge University Library).
Pur essendo gli ebrei una minoranza (in Italia, pare non abbiano mai superato le 50.000 unità), il loro ruolo è stato di primo piano già a partire dall’epoca romana e successivamente nel Rinascimento, per continuare in epoca moderna, nello sviluppo economico di nord e centro Italia, e nel processo di unificazione nazionale e risorgimentale, fino all’apporto alla produzione letteraria e scientifica del XX secolo. Senza contare che, nel corso dei secoli, hanno favorito l’instaurarsi di relazioni tra l’Italia, l’Europa e le altre sponde del Mediterraneo.
Gli ebrei incarnano, dunque, un riferimento indispensabile per comprendere la storia e la civiltà italiane, tra periodi di serena convivenza e interazioni feconde, e altri, tragici, di persecuzioni e cacciate, culminati nella tragedia della Shoah. Una dinamica fortemente asimmetrica tra un gruppo numericamente esiguo e una maggioranza religiosamente omogenea e politicamente più solida. Eppure, nonostante questo squilibrio, l’ebraismo italiano si è sempre smarcato da posizioni di subalternità. E alla mostra inaugurale è affidato il compito di comunicare l’unicità della sua storia, descrivendo come la presenza ebraica in Italia si sia formata e sviluppata in fasi successive, e come, di generazione in generazione, gli ebrei d’Italia abbiano costruito la propria peculiare identità, anche rispetto agli altri luoghi della diaspora.
A introdurre i temi in mostra, lo spettacolo multimediale “Con gli occhi degli Ebrei italiani”, che propone una carrellata sulla storia della penisola dal punto di vista di un ebreo italiano. Il visitatore viene accompagnato da Gerusalemme a Roma e può così comprendere il trauma della distruzione del Tempio ad opera dei Romani, quanta vita ebraica ci fosse sotto Giulio Cesare, come i pagani confondessero gli Ebrei con i primi cristiani, e come il cristianesimo, una volta assurto a religione ufficiale, abbia inizialmente tollerato i giudei, salvo poi emarginarli. Fino alla loro dispersione in tutta la penisola, dove gli Ebrei riuscirono comunque a tenere vivo il proprio retaggio, senza mai sottrarsi al confronto con la società circostante. Per arrivare all’attiva presenza ebraica nel Meridione italiano e al dialogo tra culture cristiana, ebraica e araba nella Sicilia medievale.
Una storia dalla quale si evince che l’Italia è stata costruita anche con gli ebrei e dagli ebrei, che sono anticamente parte del tessuto e della ricchezza del nostro Paese, essendo giunti in Italia ben prima dei longobardi, dei normanni, dei franchi e degli spagnoli, e che hanno combattuto nelle guerre italiane, per il Risorgimento e per la liberazione.
La mostra è promossa dal MEIS, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - UCEI.
Main partner: Intesa Sanpaolo. Sponsor: Bonifiche Ferraresi, Leonardo, Regione Emilia-Romagna, Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara - ISCO, Avio, Fondazione Ebraica Marchese Cav. Guglielmo De Levy. Sponsor tecnici: iGuzzini, Montenovi.
Il Museo, la mostra e l’installazione sono aperti fino a domenica 16 settembre 2018 nei seguenti orari: dal martedì al mercoledì e dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, e il giovedì dalle 10.00 alle 23.00. Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 31 marzo (primo giorno di Pesach), 10 settembre (primo giorno di Rosh Hashanà) e 19 settembre (Kippur).
Negli stessi orari saranno attivi anche il MEIShop, la biblioteca, il centro di catalogazione e i laboratori didattici del Museo.
Biglietto intero € 10,00, ridotto € 8,00 (dai 6 ai 18 anni compresi, studenti universitari, categorie convenzionate); gruppi da 8 a 15 persone € 6,00 (un accompagnatore gratuito ogni 15 paganti); scuole € 5,00 (due accompagnatori gratuiti per ogni classe). Entrano gratuitamente i bambini sotto i 6 anni, i diversamente abili al 100% con un accompagnatore, i giornalisti e le guide turistiche con tesserino, i membri ICOM e i militari in divisa.