Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei della scienza e della tecnica
Con l’industrializzazione, nel 1965, e l’apertura di una nuova sede del centro produttivo Tonutti, i capannoni della vecchia “farie” (officina fabbrile) sono stati musealizzati, mantenendo al proprio posto tutta l’attrezzatura e l’atmosfera di allora che dimostra oggi, il duro ed estenuante lavoro dei “faris” (fabbri) di un tempo.
Il Museo Gino Tonutti di Remanzacco documenta un secolo di attività nella produzione di attrezzature e macchine agricole rurali ed espone prestigiosi autoveicoli e motocicli d'epoca.
Il Museo Gino Tonutti è suddiviso in quattro sezioni.
La sezione di archeologia industriale (dal tardo '800 agli anni Sessanta del Novecento) espone macchinari, utensili e attrezzature (alcune di esse perfettamente funzionanti), tra i quali i primi trapani a mano, i primi attrezzi per la fabbricazione dei carri ed aratri a trazione animale e altro ancora.
La sezione agricola (dal tardo '800 agli anni Sessanta del Novecento) presenta ogni sorta di attrezzi e macchinari del passato per uso agricolo e rurale; di particolare attenzione un motore a vapore che aziona una trebbiatrice collegata ad un'imballatrice.
La sezione auto d'epoca (dal 1915 ai giorni nostri) espone un'ottantina di autoveicoli storici, tra cui una serie di motori a vapore. Varie sono le curiosità di questa sezione. È possibile, infatti, ammirare la prima Ford modello "T", una Chevrolet del 1929, quattro Rolls Royce, la Jacquard XK 120 del 1952, la Delorean (auto del film "Ritorno dal futuro"), una Corvette Batman, varie Ferrari (tra cui la F40) e diverse Lamborghini.
La sezione moto d'epoca (dai primi del Novecento agli anni ottanta) comprende circa 75 moto d'epoca di vari costruttori italiani, europei e americani
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Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_10683
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