Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei d'arte
La grande Biblioteca lombarda fondata dal cardinale Federico Borromeo fu una delle prime che per il gesto di un illustre mecenate venisse aperta alla pubblica lettura (1609). Fu concepita dal fondatore come un centro di studio e di cultura: volle infatti che vi fiorissero a lato altre istituzioni come il Collegio dei Dottori, l’Accademia di Belle Arti e la Pinacoteca. Il primo presidente fu il pittore Giovan Battista Crespi detto il Cerano. La nuova istituzione, agli inizi, ebbe vita fiorente: vi aderirono architetti, pittori e scultori insigni, quali il Biffi, il Mangone, il Procaccini, il Morazzone, Daniele Crespi, il Nebbia; ma più tardi decadde, finché, nel 1776, cessò di esistere.
È riferito da:
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Fonte dati
Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_10525
Diritti
Detentore dei diritti: Ente ecclesiastico o religioso
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale