Museo arcidiocesano di Urbania - Urbania (Pesaro e Urbino)
Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei d'arte; Musei storici
Il museo è ubicato nell'ex Palazzo Vescovile, edificio abbaziale della fine del sec. XVI, che venne trasformato nelle attuali forme rinascimentali mediante gli interventi di Francesco di Giorgio Martini (1439-1502), di Gerolamo Genga (1476-1551) e degli scalpellini di Sant'Ippolito (XV-XVI sec.). Il Museo è articolato in varie Sale nelle quali è suddiviso l'eterogeneo patrimonio della diocesi: il Lapidario, da cui si accede al piano superiore, che ospita anche la Biblioteca ecclesiastica e gli Archivi diocesani, il Salone d'onore della diocesi, dove si svolgono le attività dell'Istituto culturale diocesano, la Sala dell'argenteria, la Sala dei paramenti sacri, la Sala Giustini del Vescovo, la Sala dei manieristi metaurensi con i bozzetti e le opere di alcuni tra i più rappresentativi pittori di quel periodo. Tra questi: Federico Zuccari (1605 c.), Giovanni Giacomo Pandolfi (1615) e Claudio Ridolfi (1636 c.). Da vedere anche la Sala dei ricevimenti e la Sala delle Madonne. Nelle ultime Sale è allestita la sezione dedicata alla ceramica urbinate: dalle maioliche di Castel di Ripe (1200-1272) a quelle di Casteldurante (1271-1636), a quelle di Urbania (1636-1993), tutta la produzione dal XIII al XX secolo è scrupolosamente documentata. L'ultima sala conserva ceramiche del XX secolo a testimonianza di un'arte che tutt'oggi, ad Urbania, produce oggetti di alta qualità.
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È riferito da:
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Fonte dati
Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_10499
Diritti
Detentore dei diritti: Fondazione
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale