scultura

Tipo:

Opere; scultura; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

E' un Silvio Olivo assolutamente inedito l'autore della Struttura alternata: solo negli anni Settanta infatti l'artista si accosta alla scultura non figurativa e forse la sua partecipazione al concorso per la Biblioteca nazionale fu sollecitata dall'amico architetto Tullio Dall'Anese (che era nel team vincitore per il progetto dell'edificio, e che lo ritrasse in uno schizzo). Olivo scultore nasce infatti nel segno dell'arte accademica, poi, nell'ambiente romano dove gia' nel 1935 espone alla Quadriennale, matura una sua personale plastica "impressionista", specie nel bassorilievo di soggetto religioso, osservando Fazzini, Manzu', Marino. Si afferma definitivamente negli anni Cinquanta dopo un intenso periodo di lavoro in Argentina (che gli frutta tra l'altro la commissione del monumento equestre al Generale Jose' de San Martin a Valle Giulia), e proprio al ricordo dell'arte precolombiana attinge negli anni Settanta, per realizzare alcuni grandi "totem" e "recuperare i valori strutturali e architettonici della scultura" (Damiani). "Ci troviamo al limite in cui astrazione e figurazione sono ancora reversibili. Da questo momento in poi egli oscillo' continuamente tra figurativo e astratto" (Valgimigli). Dalla sua collocazione defilata in un angolo del giardino (in realta' penalizzata dalla ristrutturazione architettonica del 2000), la Struttura alternata possiede una "presenza scenica" quasi sacrale: la stele di pietra, costruita con un'alternanza irregolare di volumi aggettanti e scanalature perpendicolari, come un idolo primitivo sembra mediare tra l'uomo e la natura. Stato di conservazione: buono.

Data di creazione:

sec. XX; 1970 - 1971

Soggetto:

Struttura alternata

Materia e tecnica:

Peperino

Estensione:

altezza: cm 302; profondita': cm 130; lunghezza: cm 130