Laocoonte e i figli strangolati da due serpenti
cammeo
Tipo:
Opere; cammeo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'opera è stata rintracciata tra i cammei moderni della collezione di Cosimo III de' Medici descritti nell'inventario redatto da Luigi Strozzi nel 1676. Il soggetto riproduce il celebre gruppo scultoreo, ora ai Musei Vaticani, così come si presentava dopo l'integrazione in cera apportata da Baccio Bandinelli al braccio del sacerdote troiano. Per il suo valore di "exemplum doloris", il tema trovò larga diffusione nell'arte del XVI secolo, ma sono note anche diverse repliche eseguite già nell'antichità. Nel "Catalogo generale della Dattilioteca" Michele Arcangiolo Migliarini ricorda inoltre che al suo tempo circolavano molte copie su gemme del Laocoonte riprese dall'antico, "tutte ben truccate ma non finissime, come la presente" (BSAT, ms. 194, n. 382).
Montatura in oro con due maglie circolari saldate alle estremità verticali.
Data di creazione:
1550 - 1574, sec. XVI, terzo quarto; 1550 - 1574
Soggetto:
Laocoonte e i figli strangolati da due serpenti
Sculture: Laocoonte.
Materia e tecnica:
calcedonio/ incisione; oro
Estensione:
altezza: mm 33.8; larghezza: mm 24
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - Mezzanino, sala delle gemme.,inv. Inv. Gemme n. 55 (1921)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00157825
In: Tesoro dei Medici: Museo degli Argenti
Identificatore: work_64755
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale