Tipo:

Opere; monumento funebre; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Jacopo della Pila (1471 - 1502)

Il monumento Ë immancabilmente citato dalla bibliografia locale ed anche da Francesco Abbate che ne parla nel suo libro sulla scultura napoletana del Cinquecento, attribuendo il disegno dell'opera a Jacopo della Pila (lo schema compositivo Ë lo stesso della tomba del vescovo Piscicelli a Salerno) mentre l'esecuzione, pi˘ provinciale, sarebbe stata affidata alla sua bottega. La data ipotizzata dallo studioso coincide con l'anno di morte di Diego, anche se sappiamo che sua moglie Margherita Orsini, solo pi˘ tardi (comunque prima della morte avvenuta nel 1521) diede inizio alla costruzine della cappella di famiglia (Scandone) entro la quale fu accolta anche la sua lastra tombale e la cona d'altare di Andrea di Salerno raffigurante l'Assunzione, visibile nella stessa chiesa fino al 1808, quando fu trasportata presso il Real Museo di Napoli. Gli angeli reggicortina del monumento sepolcrale di Diego sono riferiti da Abbate ad altra mano e ad epoca del tutto diversa. Alcuni frammenti di epigrafi ben pi˘ antiche sono stati riutilizzati in due diversi punti della cassa.
Il monumento sepolcrale del conte di Montella Diego Cavaniglia Ë del tipo a baldachino, con la figura del giacente sulla cassa, ornata da ghirlande d'alloro entro riquadri con la Madonna al centro, San Pietro sulla sinistra e San Francesco a destra. La cassa Ë sostenuta da tre virt˘ - Prudenza, Giustizia e Temperanza - ed Ë sormontata dal baldacchino sostenuto da due angeli reggicortina con lo stemma dei Cavaniglia. L'architettura Ë in stile rinascimentale.

Data di creazione:

1481 - 1481, sec. XV; 1481

Soggetto:

Personaggi: Madonna; Ges˘ Bambino; San Pietro; San Francesco. Figure.

Materia e tecnica:

marmo/ scultura

Estensione:

altezza: cm 500; larghezza: cm 310; profondita': cm 80