Autoritratto di Francesco Hayez con tigre e leone
Tipo:
Opere; dipinto; Immagine fissa
Categoria:
Pittura
Autore:
Il dipinto apparteneva in origine alla raccolta di Giuseppe Gargantini; è giunto nella collezione di Riccardo Lampugnani grazie all'eredità della madre, signora Rita Gargantini Piatti, ed è stato esposto poi alla mostra dedicata alla collezione di Riccardo Lampugnani che il Museo Poldi Pezzoli ha organizzato nel 1997 ("Riccardo Lampugnani: una collezione milanese donata al Museo Poldi Pezzoli", Milano 1997, p. 17, scheda non numerata). Il quadro, un insolito e affascinante autoritratto d'artista con tigre e leone, fu descritto per la prima volta da Defendente e Giuseppe Sacchi, che nel 1831 lo videro nello studio di Francesco Hayez. Nel 1883 fu esposto, con l'indicazione della proprietà Gargantini, alla retrospettiva organizzata a Brera, poco dopo la morte del grande artista; e fu poi presentato anche alla mostra curata da Giorgio Nicodemi nel 1934 per il Castello Sforzesco di Milano. Le analisi più recenti del dipinto spettano a Fernando Mazzocca (1983, 1994), che rileva la singolarità di questo autoritratto, ideato quasi come un manifesto della condizione dell'artista romantico, per l'ironica consapevolezza con cui l'immagine del pittore, in abiti da lavoro, è accostata alle due belve, la tigre e il leone, simbolo di istinto primitivo, di libertà assoluta e intensa sensualità.
Data di creazione:
1831 ca.; sec. XIX; 1831
Soggetto:
ritratto
Autoritratto di Francesco Hayez con tigre e leone
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 43; larghezza: cm 51
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Poldi Pezzoli, via Manzoni, 12 - Milano (MI), Italia, inv. 4131 (1997) - proprietà privata
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0301967193
In: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli
Identificatore: work_2788
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale