Museo civico di Bassano del Grappa - Bassano del Grappa (Vicenza)
Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei d'arte
Il Museo Civico di Bassano del Grappa è uno dei più antichi musei del Veneto. Sorto nel 1828 in seguito al legato del naturalista Giambattista Brocchi, il museo trovò nel 1840 la sua sede attuale nell’ex convento di San Francesco. A partire da questa data vi vennero infatti ospitate collezioni di storia naturale (erbari, raccolte geopaleontologiche, mineralogiche, malacologiche, entomologiche) e libri lasciati dal Brocchi oltre a dipinti provenienti da chiese e conventi soppressi in età napoleonica, già depositati nelle sale adiacenti al Chiostro di San Francesco fin dal 1831. L’intero patrimonio nel tempo si è eccezionalmente arricchito tanto che oggi è possibile ammirarne e studiarne solo una parte, allestita nelle sezioni archeologiche (reperti di età paleoveneta, magnogreca, romana e medievale), nella pinacoteca (opere pittoriche dal XIII al XX secolo) e nel chiostro (lapidario di cippi, stemmi, iscrizioni, pietre tombali e frammenti architettonici a partire dal XIII secolo). Nel Museo Civico si trova la più grande raccolta di opere di Jacopo Da Ponte e della sua fiorente bottega. Tre generazioni di pittori che hanno segnato la storia dell’arte italiana e che hanno reso Bassano del Grappa un centro di produzione artistica d’eccellenza nel Cinquecento. A pochi metri da questi dipinti si trova l’ala dedicata ad Antonio Canova dove, tra gessi e busti, sono protagonisti i monocromi, disegni su tela con poche linee e semplici campiture, esito massimo della sua espressività artistica. La sezione archeologica, frutto di donazioni e importanti lasciti, raccoglie ceramiche dal IX secolo a.C., piccole sculture, gioielli, pietre preziose, monete e oggetti d’uso, testimonianza di un’antichità locale affiancata a un’archeologia di valore internazionale. Il Museo Civico ospita inoltre la sezione medievale, dove il celebre crocifisso del Guariento è l’opera indiscussa, e le sezioni dedicate al Seicento e Settecento con brani di autori tra i quali emergono Giambattista Tiepolo, Artemisia Gentileschie Alessandro Magnasco. Nelle sale dedicate al XIX secolo sono esposti il piccolo ritratto di Francesco Hayez e la stupenda panoramica sulla città vista dal fiume Brenta di Roberto Roberti.
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Fonte dati
Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_7471
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