Kinetichrome
figure geometriche
opera d'arte applicata
Tipo:
Opere; opera d'arte applicata; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
L'opera, come per gli altri quadri cinetici, è strutturata esternamente come una scatola quadrata costituita da un'intelaiatura metallica grigia che contiene l'intero meccanismo di cui è costituito. Frontalmente un'apertura circolare permette la visione. La lastra è, ancora una volta, divisa simmetricamente e caratterizzata dalla presenza di due rettangoli ripetuti e sovrapposti. Al centro sono invece visibili diverse forme geometriche crestate sovrapposte. La fonte luminosa e due polarizzatori con controllo elettronico permettono la sovraimpressione delle immagini mentre gli 'slides' cambiano. Le variazioni di stato sono impercettibili ed evidenziano la presenza di una superfice crestata che ne accresce il senso di spazialità e dilatazione che le forme sviluppano nello spazio. Al centro è presente una specie di ragnatela di colore scuro e altre piccole forme geometriche crestate sovrapposte.
L'opera si colloca a metà strada tra le forme semplici, costituite da quadrati sovrapposti e i quadri ottici più complessi, in cui una serie di elementi geometrici indistinti si intersecano e occupano tutta la superfice disponibile. I segni in questo caso sono definiti non solo nelle forme ma anche nei cambiamenti cromatici che intervengono nelle lievi variazioni di stato. Un collegamento è possibile realizzarlo con una serie di disegni e opere pittoriche in cui l'artista riproduce, come se ne fosse ossessionato, forme geometrico-stellari variamente crestate. Alcuni dei suoi disegni realizzati ad acquarello e altri con la tecnica dell'areografia, mostrano fasci di forze annodate ma con direzioni opposte. Questi disegni si collocano all'inizio degli anni Settanta e costituiscono il referente più prossimo per la collocazione cronologica dell'opera che, vista l'aderenza stilistica, è possibile collocare tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta Quello che rende interessante la composizione definita utilizzando il Mylar, mica e cristalli liquidi e altre sostanze birifrangenti è che, attraverso l'intervento della luce gli elementi descritti si trasformano in forme miniaturizzate dando vita a un universo magico di forme e variazioni. "Da tempo immemorabile l'uomo ha tentato di interpretare o imitare i colori creati dalla luce usando terre di vari colori o pigmenti colorati chimicamente (...) Invece col polaroid uno può usare la luce stessa come mezzo di espressione" è quanto afferma Friscia in "Kinetichrome" Arte e Scienza, in Tracce 1984/85, p. 24 (v. Bordini, p. 35). Le opere donate dalla signora Lidia Di Bello sono state notificate il 01/03/2000 con il seguente provvedimento: 'Repertorio n. 62/00', estremi del provvedimento 2000/02/10.
Data di creazione:
sec. XX; 1969 - 1975
Soggetto:
figure geometriche
Materia e tecnica:
mylar
Estensione:
altezza: cm 55; profondita': cm 13; lunghezza: cm 55; altro: cm ca.
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Esposizione Permanente delle opere di Albert Friscia, Biblioteca Nazionale di Potenza, Via del Gallitello, 103, POTENZA, Potenza (PZ), Basilicata - Italia - secondo piano, parete a destra, terza opera a destra, inv. 85278 (2000)
Riferimenti
È riferito da: documento video-cinematografico: SPSAE MT cinetico 1.3
Scheda OAC: 17-00168578
In: Le opere d'arte applicata della collezione Albert Friscia
Identificatore: work_98140
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Biblioteca Nazionale di Potenza
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale