Kinetichrome
Light Years
figure geometriche
opera d'arte applicata
Tipo:
Opere; opera d'arte applicata; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Il quadro luminoso ha una forma quadrata e un oblò di apertura centrale che serve per la visione. Contiene una fonte luminosa e due polarizzatori con controllo elettronico per permettono la sovraimpressione delle immagini mentre gli 'slides' cambiano. La parte frontale del quadro presenta simmetricamente divisi tre rettangoli che s'intersecano l'uno nell'altro. Una striatura zighirinata, forse a pennarello nero, è presente al centro. Il mutare del colore e dell'intensità luminosa conferisce profondità al disegno e spazialità sì che i rettangoli sembrano acquistare volume divenendo pian piano cubici mentre l'elemento a motore ruota. I colori assunti dall'immagine sono diversi: si passa dal giallo tenue, al rosa-violaceo, al bianco-celeste. L'intelaiatura che contiene tutta l'installazione è in metallo grigio.
Fin dal 1937 l'artista si era interessato alla realizzazione di immagini con tecniche meccaniche. In quell'anno, secondo sue dichiarazioni, Friscia aveva costruito e poi brevettato, nel 1939, un caleidoscopio da lui denominato Chromalume. Questa sarà una strada che lui percorrerà per tutta la vita cercando di perfezionare quanto più possibile questo rudimentale procedimento attraverso, a partire dagli anni Sessanta, la costituzione del Kinetichrome. Attraverso questi 'quadri luminosi' egli tenta di inserire una terza dimensione nella rappresentazione: il tempo. Secondo le affermazioni di Silvia Bordini che fu, nel 1984, segretaria dell'AST, Associazione per lo studio delle interazioni tra Arte, Scienza e Tecnologia il cui vicepresidente era proprio Albert Friscia, i Kinetichrome hanno quasi sempre la durata di un minuto (v. Bordini, p. 31). Non va inoltre sottovalutato l'eccezionale lavoro artigianale dell'artista che con 'le sue mani' fabbrica il contenuto dei.vetrini, inseriti nelle 'slides', "una sorta di lavoro da miniatore, una microoperazione. Si tratta di composizioni fuori da ogni schema geometrico, generate da accostamenti di frammenti di materie trasparenti vivificati, trasformati e mossi lentamente dalla luce polarizzata" (v. Friscia, 1998, p. 16). Questa frequenza nella realizzazione di disegni minuziosi ha origini lontane e si sviluppa già a partire dal 1939-42 quando l'artista collabora con il Museum of Natural History di New York. Nella cornice dei Kinetichrome appaiono geometrie dilatate, fatte di luce, intessute "di una impalpabile materia elastica, ibridate nella lenta e continua rivelazione di sovrapposizioni, trasparenze e opacità" (v. Ibidem, pp. 31-32). Queste 'Metamorfosi' si trsformano a vista, irradiandosi in tutte le direzioni dello schermo disegnanto, secondo una configurazione ispirata alla commistione tra il quadrato e il cerchio. In questo non possiamo che individuare un collegamento con l'opera di Josef Albers, che sicuramente ebbe modo di conoscere negli anni in cui Friscia si iscrisse al Black Mountains Collage nel North Caroline (1947). Albers, infatti, insegnò in questo istituto fin dagli anni della sua costituzione, 1933, fuggito dalla Germania nazista. Non avendo rinvenuto documenti che descrivano l'incontro tra i due, il confronto può essere realizzato solo con il lavoro di Friscia. L'uso di modelli geometrici astratti, le aperture dell'interno verso l'esterno, l'uso della forma quadrata, soprattutto in quest'opera, ricordano molto l'opera più nota di Albers: 'Omaggio al quadrato' (serie cominciata nel 1949), fatta da semplici quadrati ripetuti e sovrapposti, colorati con diverse tonalità che creano un effetto ottico di profondità.. Per quest'opera il disegno dello schermo, infine, è suggerito dal poeta-scienziato danese Piet Hein. Le opere donate dalla signora Lidia Di Bello sono state notificate il 01/03/2000 con il seguente provvedimento: 'Repertorio n. 62/00', estremi del provvedimento 2000/02/10.
Data di creazione:
sec. XX; 1975
Soggetto:
figure geometriche
Materia e tecnica:
mylar
Estensione:
altezza: cm 58; profondita': cm 12.5; lunghezza: cm 58; altro: cm ca.
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Esposizione Permanente delle opere di Albert Friscia, Biblioteca Nazionale di Potenza, Via del Gallitello, 103, POTENZA, Potenza (PZ), Basilicata - Italia - secondo piano, quarta opera a destra della porta d'ingresso, inv. 85273 (2000)
Riferimenti
È riferito da: documento video-cinematografico: SPSAE MT cinetico 1.4
Scheda OAC: 17-00168573
In: Le opere d'arte applicata della collezione Albert Friscia
Identificatore: work_98135
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Biblioteca Nazionale di Potenza
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale