dipinto

Tipo:

Opere; dipinto; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

La piccola tela raffigurante la Maddalena in meditazione - esposta nel Museo Nazionale di Palazzo Mansi dal 1993 e per la quale attualmente non è possibile indicare la provenienza - è stata inserita nel catalogo del lucchese Girolamo Scaglia da Alberto Ambrosini sulla base delle analogie riscontrate nella morfologia delle mani e nella scelta della gamma cromatica con le soluzioni adottate nelle Sante Caterina e Maddalena Tadini Tobler di Villa Guinigi (Ambrosini 1992, pp. 33 e 37, nota 13). L'Ambrosini ha rilevato inoltre le affinità col Guidotti, in particolare con il putto che compare in basso a sinistra nella Libertà Lucchese, per "gli occhi globosi, anzi a sezione di sfera, le labbra sottili e affilate, l'affusto del collo sui volti ovalizzanti, e anche la riuscita sfumata e geometrizzante del chiaroscuro" secondo un sistema fortemente astraente di costruire le forme e secondo un orientamento grottesco e antiideale presenti con frequenza nella cultura pittorica lucchese (Ambrosini 1992, p. 33). Anche certi modelli ricorrenti nella produzione del Brandimarte, in effetti, come nella Madonna del Rosario di Sant'Anna, possono avere costituito dei validi referenti per la costituzione del repertorio fisionomico dello Scaglia. Sulla balaustra poggiano, come oggetti inducenti alla meditazione, il teschio e la croce, rappresentata quest'ultima in forte aggetto tanto da sporgere dalla cornice ovale che delimita il campo dipinto, invadendo così illusivamente lo spazio occupato dal riguardante, secondo un espediente utilizzato anche nelle tele Tadini Tobler di Villa Guinigi.

Data di creazione:

sec. XVII; 1640 - 1660

Soggetto:

Maddalena penitente
Personaggi: Maria Maddalena. Oggetti: teschio e croce.

Materia e tecnica:

tela/ pittura a olio

Estensione:

altezza: cm 87.5; larghezza: cm 72