Corsa di cavalli nella stanza (Course de Chars) o Corsa di Quadrighe
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Pittura
Autore:
Nel 1928 Léonce Rosemberg affidò la decorazione del suo appartamento parigino al terzo piano del palazzo in Rue de Longchamp n. 75, ad una serie di artisti, fra cui Fernand Léger (che dipinse nell'anticamera le Quattro Stagioni), Auguste Herbin, Jean Metzinger, George Valmier (ai quali fu affidata la camera da pranzo), Francis Picabia (impegnato nella camera della signora Rosemberg); nello stesso appartamento lavorarono anche Alberto Savinio, Gino Severini, Max Ernst. L'intero appartamento fu realizzato in puro stile Dèco, sorta di tempio del gusto dell'epoca ed esposizione permanente degli artisti che lavoravano per l'eccentrico mercante. Rosemberg era titolare di una raffinata e sofisticata galleria d'Arte, la Galerie de l'Effort Moderne, nell'elegante rue de Baume a Parigi, dove esposero, fra gli altri, Léger, Braque, Picasso, Mondrian e Picabia. Nel 1928 il committente francese si accordò anche con De Chirico, che gli consegnò uno dei grandi dipinti da lui realizzati, proponendogli, per il suo lavoro, anche un notevole sconto. Al maestro italiano fu affidata la decorazione della così detta Sala Impero, per la quale De Chirico elaborò il tema della 'lotta dei gladiatori', dove il rapporto fra questi giganteschi personaggi e lo spazio troppo angusto che li racchiude sembra derivare dai sarcofagi antichi. La sala era decorata da sette grandi tele con gladiatori in lotta o in riposo e quattro fregi (uno dei quali il dipinto in questione) che servivano da sovraporte. Il complesso decorativo della sala da ricevimento, fu considerato da Waldemar George come una nuova proposta figurativa antimaterialistica, ricca di significati spirituali, assimilabile all'arte costantiniana. I dipinti importanti erano quelli con i gladiatori appesi alle pareti. Infatti nella letteratura che riguarda la sala, si parla solo di loro e mai del quadro con la corsa dei carri, appeso sopra una porta. L'iconografia, per la quale De Chirico sembra ispirarsi al Répertoire di Reinach, è un preciso richiamo alla lotta vitale e al conflitto fra la vita e la morte. Il lunghissimo dipinto, in ottimo stato di conservazione, fu eseguito nell'inverno 1928-1929 e avrebbe dovuto costituire il fregio di una delle pareti della sala, ma non fu mai posto in opera, anche perchè già nel '29, a seguito della grande crisi, lo stesso Rosemberg pensò di disperdere l'intera collezione. L'opera è espressione della migliore produzione metafisica di De Chirico. Va inoltre ricordato che proprio a Milano (Galleria d'Arte Moderna) è conservato un altro pannello proveniente dalla stessa sala di casa Rosemberg: 'La scuola dei Gladiatori: il combattimento' (olio su tela cm. 160 x 240, inv. 989), acquistata da Antonio Boschi a Parigi, direttamente da Léonce Rosemberg nel 1939, e giunto alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, tramite la donazione dell'intera collezione nel 1974, alla quale appartiene anche un altro dipinto dell'artista eseguito per lo stesso Rosemberg: 'Les Brionches' (olio su tela cm. 80 x 60) (cfr. L. Caramel, M.T. Fiorio, C. Pirovano, Galleria d'Arte Moderna di Milano, La collezione Boschi, vol. I, Milano 1980, Electa, p. 44, scheda n. 733, tav. 729; 736, tavv. 732-733).
Data di creazione:
1928 - 1929; sec. XX; 1928 - 1929
Soggetto:
Corsa di cavalli nella stanza (Course de Chars) o Corsa di Quadrighe
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 42
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Pinacoteca di Brera, via Brera, 28 - Milano (MI), Italia, inv. Reg. Cron. 7439 (2000) - proprietà Stato: Pinacoteca di Brera
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300214498
Identificatore: work_9230
Diritti
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