Museo delle tradizioni popolari
Tipo:
Opere; Immagine fissa
Categoria:
Cultura artigianale tradizionale
Autore:
Varcando il portone d'ingresso, si torna indietro nel tempo; il Museo, infatti, realizzato all'interno di un ex convento carmelitano edificato tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. Varcato il portone ci si trova all'interno di un chiostro, che per tre lati ha gli ambulacri affrescati. Qui sono allestite le due Sezioni inerenti all'ambiente naturale di Canepina: il Bosco e l'Agricoltura. Al centro del chiostro un pozzo che una volta pescava acqua in un fiumiciattolo che lambiva l'edificio. Il Museo riproduce ambienti di lavoro e di vita in percorsi narrativi. Collocata all'interno della narrazione intorno al Bosco, la Bottega del Bottaio riproduce l'ambiente di lavoro cos come era, perch la disposizione degli attrezzi, del banco e della botte, collocata al centro della stanza, opera di un anziano bottaio, in ottemperanza ad un dettato etnografico. Una raccolta di pialle: concave e convesse, un pannello sul quale appare la terminologia locale e nazionale dei vari strumenti del lavoro, svuota di senso l'illusione di una ricostruzione realistica. Trovati nei magazzini del Comune, collocati assieme a una cattedra con pedana, una stufa in ceramica, una vecchia carta geografica, una lavagna, quattro banchi di scuola ripropongono l immagine di una aula scolastica, che a Canepina poteva essere vista fino agli anni '70. Fotografie di scolaresche degli anni '20 e '30, vecchie pagelle, testi scolastici di quei decenni e del secondo dopoguerra e tutto ci che serviva per imparare a leggere, a scrivere e contare raccolto e ordinato nelle vetrine. Costruito agli inizi del Novecento, suo modello del XVII secolo, un grosso telaio, ancora perfettamente funzionante, , assieme alla botte, il simbolo della storia di Canepina, detta in antichi documenti anche Canapina. Testimonianze della coltivazione della canapa risalirebbero agli Etruschi, enormi vasconi di peperino, ai piedi del pendio montano, servivano per far macerare la pianta. Un filmato, realizzato nel 1976, documenta una donna impegnata nel lavoro della tessitura. Per allestire la cucina, ancora una volta in ottemperanza al dettato etnografico, sono intervenute alcune donne canepinesi. In un ambiente che di per se era gia' una cucina, avendo un camino, ricavato poi un acquaio nel vano di una finestra, venivano disposti: la madia per il pane, la credenza per piatti e stoviglie, un tavolo con sedie; con giochi di carta all'ambiente veniva data la vivacita' necessaria allo spazio che era il cuore della casa, come dimostrano le registrazioni con anziane donne.
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo delle tradizioni popolari, Largo Maria de Mattias, 7, Canepina (VT)
Riferimenti
È riferito da: electronic
In: Museo delle tradizioni popolari - DEMOS
Identificatore: work_88945
Diritti
Diritti: Proprietà Comunale
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale