allegoria dell'armonia
piatto da pompa
Tipo:
Opere; piatto da pompa; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'ampia tesa contornata in azzurro sia sul limite esterno che sull'interno, è decorata con "grottesche" a girali vegetali stilizzati,tra i quali si trovano amorini, levrieri, conigli, serpenti, figure nude; è l'allegoria del Paradiso Terrestre. Infatti tra i girali vi sono anche le figure di Adamo e di Eva nudi. Al centro in alto il blasone della famiglia Quinzi (Rubini). La scena centrale,come asserisce Donatone, è tratta da una stampa spolverata dell'incisore "olandese" Crispin de Passe, e rappresenterebbe "Tersicone" o l'allegoria della Musica". La donna è seduta al centro con le gambe accavallate a ridosso di un tronco binato e fronzuto di quercia, e sta accordando un liuto;intorno altri strumenti musicali: una lira, una mandola, una tromba, un "chitarrone", una "stringa di Pan". A questo punto ci chiediamo non senza un certo disorientamento, cosa c'entra la musa Tersicone, se Tersicone è la Musa della Danza, L'attribuzione è sostenuta da Fittipaldi (Museo di S. Martino))Se di musa si parla, dovrebbe essere più esattamente Euterpe. Il riporto senza il necessario dubbio critico finisce per sortire errori che si iterano all'infinito. Fin qui allora: o Euterpe, o allegoria della Musica, ma non certamente Tersicone. Il quarto superiore di sinistra del tondo è occupato dalle figure di Dio Padre, Adamo ed Eva, cacciati dal Paradiso, collegate al decoro della tesa.Con questa lettura tra tesa (Paradiso terrestre), figura allegorica (Musica) e la scena biblica (cacciata dal Paradiso) non esiste un collegamento, nè diretto, nè traslato,che occorre cercare altrove e non nella semplice iconografia. E il significato potrebbe essere questo: il Peccato originale ha generato una "stonatura" nell'economia del creato e Dio Padre ha ristabilito l'ordine turbato cacciando i peccatori, così come Euterpe, a seguito del cattivo uso che si fa degli strumenti da parte di incompetenti, ristabilisce l'ordine e l'armonia "accordando" il liuto stonato. E il significato si addice pienamente al caso presente. Se facciamo un altro passo avanti, allora, Euterpe non sarebbe iconologicamente presente per se stessa, ma per significare ciò che invece è il suo operato nel caso presente da ricollegare alla scena bibilica. Dio correggendo l'ordine turbato dal peccato originale, così come Euterpe, acccordando lo strumento stonato, ha ristabilito l'Armonia, ed è questo, a nostro parere,l'unico significato allegorico calzante per l'intera rappresentazione. Per quanto riguarda l'attribuzione del pezzo, essa è migrata da Antonio Lolli (Franceschilli) a Francesco Grue (Proterra) nel giro di quasi venti anni. Più cautamente riteniamo che nulla aggiunge alla qualità del pezzo presente l'essere o meno attribuito con certezza all'artista di turno, in qundo essendo, come ripetiamo, la storia delle arti, la storia dei dubbi e non delle certezze, occorre limitarsi a quanto è indiscutibilmente accertabile con documenti alla mano o con ipotesi purgate da discrepanze critiche. Se parliamo di "ambito" allora è un altro discorso: Francesco Grue potrebbe esserne l'autore o quanto meno l'ispiratore, solo che avremmo difficoltà ad assimilare la pala del 1647, così corriva e scorretta, se non ci aiutasse il fatto che nella scena principale del presente piatto ha potuto servirsi di una stampa che ha "spolverato" conservando la linea gradevole e le proporzioni, mentre ritorna corrivo nella scena di fondo.
Decoro con figura allegorica e grottesca. Colori: azzurro, giallo, verde, bruno di manganese.
Data di creazione:
1640 - 1660, sec. XVII, prima metà; 1640 - 1660
Soggetto:
allegoria dell'armonia
personaggi: Adamo; Eva; Dio Padre. personificazioni: Armonia. attributi: strumenti musicali. animali fantastici: grifone. paesaggio: foresta.
Materia e tecnica:
maiolica
Estensione:
diametro: mm. 340
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo delle Ceramiche, contrada Convento, Castelli (TE) - ITALIA - museo,inv. II.94 (1998)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 13-00183045
In: Museo delle Ceramiche - Collezione
Identificatore: work_88264
Diritti
Diritti: Comune di Castelli
Detentore dei diritti: proprietà Ente pubblico territoriale
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale