Melfi dopo il terremoto del 14 aprile 1832
paesaggio
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Nicola Palizzi, che prima di raggiungere i fratelli a Napoli, esercitava al suo paese il mestiere d'armaiuolo, fu il più sollecito a trovare la sua strada nell'ambiente artistico cittadino. Egli, insieme a Saverio Altamura, vinse il concorso per il pensionato, ma invece di recarsi a Roma, come era la regola, andò a Firenze. Il dipinto in oggetto "...destò molto interesse per la sua schietta e quasi corottiana purezza tonale". Sulla indicazione di Nicola prende l'avvio il paesaggismo di Michele Cammarano (1851 - 1920). (V. Paolo Ricci, 1960, Tav. n. 63). Il terremoto, passato sotto silenzio dalla stampa dell'epoca a causa degli avvenimenti politici, attrarre l'attenzione di Nicola Palizzi che volle darne ricordo in una luce fredda ed imparziale, senza le grandi zone di contrasto tra luce ed ombra che gli erano abituali. Il fenomeno, per ovvi motivi, era gi? terminato quando Nicola lo ritrasse senza fretta, fatto che gli permise di dare il massimo di sè cfr. anche il n. 58
Veduta della cittadina di Melfi dopo il terremoto del 1861 dalla parte più vecchia della cittÃ
Data di creazione:
1851 - 1851, sec. XIX; 1851
Soggetto:
paesaggio
architetture: edifici semidistrutti. figure umane
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: mm. 365; larghezza: mm. 344
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo d'Avalos, Piazza Lucio Valerio Pudente, 1, Vasto (CH) - ITALIA
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 13-00185005
Identificatore: work_86976
Diritti
Diritti: Museo Civico - comune di Vasto
Detentore dei diritti: proprietà Ente pubblico territoriale
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale