Pala di Altare di Maria Santissima Annunziata
Annunciazione
Madonna annunciata e San Grabriele annunciante
Dipinto
Tipo:
Opere; Dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Antonello De Antonio detto Antonello da Messina (1430 - 1479)
L'Annunciazione, opera di Antonio de Antonio, conosciuto come Antonello da Messina, fu scoperta nel 1896 da Enrico Mauceri su incarico di Paolo Orsi, direttore Museo Archeologico di Siracusa, per redigere un catalogo delle opere d'arte della provincia. Nel dicembre 1902 un appassionato di “cose messinesi� Gaetano La Corte Cailler ritrovò nell'archivio di Stato di Messina, ora perduto, il documento di allogazione del dipinto in un volume del notaio Antonino Mangianti. Vi si legge che il quadro, pala per l'altare maggiore della chiesa di Maria Santissima Annunziata di Palazzolo, è commissionato dal sacerdote Iuliano Maniuni all'artista il 23 agosto 1472 con l'accordo che fosse pronto per la metà di novembre; doveva comprendere “...la Madonna, l'Arcangelo Gabriele, un casamento, Dio Padre e uno scannello di mezzo palmo (cioè alto circa 12.8 cm)...�, le dimensioni richieste di 17 palmi (180 cm), e il compenso era di 11 onze (700 lire circa).L'opera è uno dei dipinti più emblematici del percorso stilistico antonelliano. Si sottolinea la mirabile sintesi compiuta in quegli anni da Antonello tra la visione analitica fiamminga (per i suoi legami con gli artisti delle Fiandre ai quali, tra l'altro, aveva carpito il segreto della pittura ad olio) e la nuova dimensione rinascimentale (l'impianto della prospettiva geometrico-luminosa) elementi che qui si fondono e si completano con sorprendente originalità . Esperienza che ebbe Antonello grazie ai suoi studi napoletani e ai traffici navali e commerciali che interessavano la città di Messina.
Dipinto ad olio su tela
Data di creazione:
1450 - 1475, Sec. XV d.C., Terzo quarto; 1450 - 1475
Soggetto:
Madonna annunciata e San Grabriele annunciante
La scena si svolge in un interno, un ampio salone ben arredato, con soffitto a travate e con larghe finestre attraverso le quali appare la campagna. Sul davanti, due grandi colonne con ricchi capitelli che sorreggono un architrave decorato di cartocci e di rosette intermedie. La Vergine ispirata dal vero, col labbro superiore alquanto prominente e il viso scarno, piegata sulle ginocchia e con le mani incrociate sul petto, esprime una dolce, soave modestia, e al contempo forza. Ella è ornata di ricco nimbo d'oro e indossa un abito di tinta rossa e metallo celeste. Dinanzi a lei un leggio decorato a traforo con su disteso un tovagliolo merlettato e, sopra, un libro aperto. L'angelo con le ali iridiscenti, riccamente vestito e con nimbo uguale a quello della Vergine, dà il celeste annunzio con la destra levata e una palma nella sinistra e con la bocca dischiusa nell'atto di pronunciare le fatidiche parole.
Materia e tecnica:
Tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 170.5; larghezza: cm 170.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Via Capodieci, 14, Siracusa (SR), Sicilia - Piano primo, Sala V,inv. 96 (1907)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 19-00350013
In: Collezione storico artistica di Palazzo Bellomo
Identificatore: work_68700
Diritti
Diritti: Regione Sicilia/Assessorato Regionale dei Beni Culturali e della Identità Siciliana
Detentore dei diritti: Proprietà Ente pubblico territoriale
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale