mostra d'altare
Tipo:
Opere; mostra d'altare; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'alzata dell'altare occupa per intero l'altezza della parete absidale e la sua larghezza. Il corpo centrale si stacca da un fondale che ha alla base comparti marmorei in ritmica continuità coi piedistalli delle colonne e, in alto, cornici proporzionate alle dimensioni del fregio. Due basamenti sovrapposti e digradanti fiancheggiano la mensa e sorreggono 4 colonne di massello, di broccatello di Francia con capitelli corinzi bianchi. Il frontone di marmo bianco venato contiene nell'arco spezzato un'edicoletta di marmo bianco con varie decorazioni scultoree e tarsie policrome ed al centro del quale, su una lastra di marmo nero c'è un'iscrizione dedicatoria. L'edicola si lega con la base del timpano con due grandi ricci contenenti, nell'ansa superiore, una composizione di frutta. Seduti sul timpano due cherubini. Il fregio decorato, ha una testa di cherubino al centro fra due festoni di frutta bianchi su fondo di broccatello di Francia. il vano per la pala d'altare è delimitato da cornici a modanature diverse, bianche su broccatello di Francia listato di marmo nero. La sovrastante architrave ha nella faccia inferiore interna raggiature ondulate a gruppi, in marmo giallo su fondo nero. Sui basamenti delle due colonne più arretrate è l'arma della (continua in OSS)
In carica il Pr. Basilio Righi (1664 - 1679), fu stipulato il contratto per l'altare con Francesco Bergamini di Massa, per 5800 scudi e mezzo e fu incaricato della messa in opera Antonio Monzoni di Massa, figlio di Andrea. A causa delle vicissitudini patrimoniali del convento, i lavori ebbero inizio solo nel 1677 e le fondamenta furono gettate dal milanese Salvatore Siacci e, inalzati i basamenti delle colonne, F. Bergamini abbandonò la direzione dei lavori e gli succedeva Alessandro. Citando l'opera del Campori, "Memorie bibliogr. degli scultori architetti e pittori di Carrara e Massa", il Manghi, "La Certosa di Pisa", p. 108 dice che i Bergamini formavano una famiglia di scultori e architetti carraresi, Alessandro lavorava in Massa-Carrara, Pietrasanta, Piacenza al servizio dei duchi di Massa. Francesco costruiva la cappella Cybo-Malaspina in S. Francesco a Massa (1675-1694), Alessandro la nuova chiesa di S. Pietro a Massa (1697-1701) e disegnava l'altare maggiore di S. Maria degli Angeli a Pistoia. La lavorazione delle colonne di broccatello, fu affidata a Francesco Baccioli e Andrea Moisà ¨, ma l'erezione fu estremamente difficile. Tre furono in serio pericolo e la quarta cadde e si spezzò. Il Carteggio con Monzoni, Le quietanze e aggiustamenti col Monzoni, Il libro di ricordi riportano una lunga vertenza tra i monaci e il costruttore che non voleva fornire una nuova colonna. Nel 1680, fu finalmente innalzata la colonna spezzata e restaurata perfettamente, ma durante la manovra si ruppero i canapi prestati dall'arsenale di Pisa. Finalmente il 12 giugno dello stesso anno si riuscì nell'impresa ed è impossibile riconoscere la colonna troncata tra le altre. Il cornicione e le parti decorative furono eseguite dai maestri carraresi Bartolomeo Pancetta, Francesco Pancini, Francesco Baccioli e Giulio Fucina che completarono la loro opera il 4 maggio 1681. Si copriva il finestrone archiacuto absidale poichè l'erezione dell'altare veniva a modificare una delle primitive caratteristiche del tempio. L'iscrizione dedicatoria come le altre che si leggono nelle pitture della chiesa, sono del certosino Domenico Ulivieri di cui esistono nell'archivio vari componimenti in versi latini di argomento sacro.
Data di creazione:
sec. XVII; 1677 - 1681
Materia e tecnica:
marmo broccatello/ scultura; marmo bianco di Carrara/ scultura; marmo nero/ scultura; marmo bardiglio/ scultura; marmo broccatello di Spagna/ scultura; marmo verde antico/ scultura; marmo giallo/ scultura
Estensione:
altezza: cm 750; larghezza: cm 580
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale della Certosa di Calci, Certosa Monumentale, Calci (PI) - chiesa, interno, inv.
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 09-00056335
In: Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
Identificatore: work_66442
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale