reliquiario

Tipo:

Opere; reliquiario; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

bottega romana

Il reliquiario, come gli altri provenienti dalla cappella reale di Palazzo Pitti, giunse a San Lorenzo nel 1785. Informazioni sulla acquisizione alle collezioni granducali di questo reliquiario sono fornite dal Conti (1984), il quale ha rintracciato nei documenti la segnalazione del suo ingresso nella Guardaroba il 7 settembre 1642, insieme ad un altro reliquiario simile per tipologia e decorazione, ora perduto. Lo stesso Conti evidenzia una possibile esecuzione in una bottega romana per questo manufatto, che tuttavia non manifesta una particolare accuratezza di esecuzione. Nella forma decorativa, come nota lo studioso, è evidente il riferimento a prototipi decorativi borrominiani, affini a certe soluzioni architettonico decorative del grande architetto, in una fase abbastanza precoce. Non è quindi da escludere che l'argentiere si sia rifatto a disegni del Borromini stesso. Su uno dei fianchi della base è graffito abbastanza rozzamente, forse non dallo stesso argentiere, l'arme matrimoniale Medici-della Rovere.
Base in metallo dorato a sezione triangolare con angoli smussati poggiante su tre piedini a cipolla schiacciati; sul lato principale entro un cartiglio è incisa la figura di un santo; su uno dei lati è graffito lo stemma Medici-Della Rovere; sul piedistallo poggia un cherubino dalle ali allungate verso il basso che sorregge la teca reliquairio di forma ovale affiancata da una incorniciatura a foglie di palma e sormontata da una corona.

Data di creazione:

1640 - 1642, sec. XVII; 1640 - 1642

Materia e tecnica:

argento/ sbalzo/ incisione/ cesellatura; metallo/ fusione/ doratura

Estensione:

altezza: cm 34; larghezza: cm 13.5