I diecimila martiri
San Maurizio e il massacro della legione tebana
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
La composizione, come mostra un disegno preparatorio conservato ad Amburgo (Kunsthalle, inv. 293), era stata ideata per essere affrescata in una lunetta in San Salvatore a Camaldoli. Una versione parziale del dipinto attribuita al Bronzino si trova alla Galleria degli Uffizi (Inv.1890, n.1525). La figura maschile con l'armatura e quella a cavallo, vestita in abiti contemporanei, potrebbero alludere a personaggi contemporanei. Secondo il Berti (1973) la figura alla destra del tamburino rivolta verso lo spettatore, potrebbe essere l'autoritratto del Pontormo. Il dipinto raffigura il "Martirio di San Maurizio e della legione tebana", soggetto raro, ma non privo di altri esempi nella pittura fiorentina del tempo. Nello spazio affollato della composizione sono rappresentati più episodi: a sinistra, in alto, si svolge la scena del battesimo dei soldati, mentre sotto ha luogo una violenta battaglia, in primo piano, sempre sulla parte sinistra, la lapidazione dei prigionieri. Al centro il Re impartisce ordini al flagellatore, alle sue spalle due uomini stanno iniziando a camminare sui chiodi, mentre un angelo li raccoglie. In alto a destra, la moltitudine dei crocifissi. Il Vasari ricorda che l'opera fu dipinta per lo Spedale degli Innocenti, da dove passò alla fine del Cinquecento nella collezione dello spedalingo Vincenzo Borghini. All'inizio del secolo successivo la tavola entrò a far parte delle collezioni medicee: nel 1638 è ricordata nella Tribuna degli Uffizi, e nel 1783 nella Galleria degli Uffizi. Venne trasferita a Palazzo Pitti il 21 gennaio 1819 ed è menzionata nel secondo catalogo di Galleria dell'Inghirami. Il recente restauro, con la rimozione della ripassatura, ha messo in luce il colore brillante e l'intensa energia del dipinto, che ha acquistato profondità e risalto anche nelle scene angolari, confermando, come sottolinea la Padovani nell'ultimo catalogo di Galleria, che le misure della tavola sono quelle originali e che la forza compressa della composizione è un effetto voluto dall'artista e non il risultato di un ridimensionamento della tavola. L'opera rivela lo studio di Michelangelo, in particolare della "Battaglia di Cascina" e delle tombe medicee in San Lorenzo (Berti, Costamagna, Cropper in Officina della Maniera) e si colloca alla fine del terzo decennio del secolo XVI.
Data di creazione:
1528 - 1530, sec. XVI; 1528 - 1530
Soggetto:
San Maurizio e il massacro della legione tebana
Soggetti sacri. Personaggi: Imperatore Massimiano Erculeo. Figure maschili: santi martiri; prigionieri; soldati; tamburino; figura astante di spalle; angeli; battezzati. Abbigliamento: all'antica. Paesaggi: rocce; alberi; arbusti. Oggetti: lacci; podio; cesta; corde; chiodi; martello (?); lance; pugnali; scudi; alabarde; mazze; bandiere; armatura; flauto (?); tamburo; bacchette; scettro (?); chiodi; tazza per battesimo; frecce. Animali: cavalli.
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 67; larghezza: cm 73
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - sala di Prometeo,inv. Inventario Palatina, n. 182 (1912)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00295698
In: Capolavori della Galleria Palatina
Identificatore: work_64145
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale