Santa Maria Maddalena
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il Vasari cita due repliche della Maddalena eseguite da Tiziano, una per il veneziano Silvio Badoer, l'altra per Carlo V. Dalla fine del sec. XVII al 1723 è ricordata a Palazzo Pitti nella " sala dell'udienza privata", nel 1761 nella "sala di Saturno", nel 1771 nella "camera che guarda Santa Felicita", dal 1793 al 1799 nella "sala di Giove", nel 1819 nel "salotto del parato azzurro", nel 1828 nella "sala del'Educazione di Giove", dal 1832 nella "sala di Apollo", temporaneamente nella "sala della Giustizia" nell'anno 1937. Nel XIX secolo l'opera fu molto copiata, fra gli altri da Francesco Acciai (1830), Robert Mc. Innes (1831), Giuseppe Ozzali (1831), Ignaz Schmidt (1831), Karl Baumbach (1833), Francesco del Fabbro (1837), Francesco Pilaccini (1838), Francesco Fanciullacci (1838), Terry (1838).Recentemente la critica (catalogo Palatina, 2003) ritiene che questo dipinto potrebbe essere un prototipo dipinto da Tiziano a Venezia poco dopo il 1530 per Francesco Maria della Rovere comandante delle milizie veneziane. Tale datazione concorda con lo stile del maestro in quegli anni.
Data di creazione:
1530 - 1532, sec. XVI, secondo quarto; 1530 - 1532
Soggetto:
Santa Maria Maddalena
Soggetti sacri. Personaggi: Santa Maria Maddalena. Attributi: (Santa Maria Maddalena) vaso degli unguenti. Paesaggi: cielo nuvoloso.
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 85.8; larghezza: cm 69.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - sala di Apollo,inv. Inventario Palatina, n. 67 (1912)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00295047
In: Capolavori della Galleria Palatina
Identificatore: work_64120
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale