Impresa della salamandra
Tipo:
Opere; decorazione parietale; Immagine fissa
Categoria:
Pittura
Autore:
Pippi Giulio detto Giulio Romano
3.32 L'impresa della salamandra, appartenente a Federico II (1500-1540), è la terza a figurare tra i racemi vegetali dai colori vivaci nella fascia decorativa superiore della parete Sud. Come tutte le divise rappresentate in questa stanza, essa è affrescata all'interno di una finta cornice ovale color oro e rossiccio a baccelli a sua volta contenuta da un cartiglio ornato da grappoli d'uva ed impreziosito da risvolti dorati. Si tratta dell'impresa amorosa più nota del marchese, diffusa in molti ambienti del palazzo e spesso rappresentata sui camini. A Palazzo Te essa è presente in stucco all'interno di due triangoli della volta della camera del Sole e della Luna, in legno dorato su fondo blu nei cassettoni del soffitto della Sala dei Cavalli, affrescata sulla parete Ovest nella camera di Psiche, in marmo sulla cappa del camino della camera dei Venti, agli angoli della cappa del camino della camera delle Aquile, ancora in stucco su un angolo della volta nella camera degli Imperatori. L'immagine, ovvero il corpo, raffigura, all'interno di un paesaggio montano, una salamandra (o ramarro) di colore grigio in posizione orizzontale, con la testa rivolta verso la zona superiore della divisa dove si snoda un cartiglio chiaro che reca il motto (anima), affrescato a caratteri capitali e in lingua latina, "QVOD HVIC DEEST ME TORQVET" ("QUOD HUIC DEEST ME TORQUET", "ciò che manca a costei mi tormenta"). La passione amorosa di Federico per l'amata Isabella Boschetti e il suo carattere focoso sono in netto contrasto con la salamandra, animale a sangue freddo che sopporta il calore del fuoco senza conseguenze. Dall'osservazione diretta e ravvicinata si è potuto stabilire che l'impresa è stata realizzata insieme a cornice e cartiglio in un'unica giornata. E' inoltre stata notata la presenza di incisioni indirette su alcuni ovuli della cornice e su buona parte del cartiglio con il motto latino. L'osservazione ravvicinata ha infine permesso di individuare tracce di doratura, in realtà poco leggibili poichè assai sbiadite, su alcuni risvolti del cartiglio contenente questa impresa, caratteristica riscontrata su altri risvolti di cartigli delle imprese affrescate sulla parete Sud. Il mascherone sottostante raffigura un volto dall'espressione serena, con lo sguardo rivolto verso sinistra e con il capo ricoperto da fogliame verde scuro che ricade sulla fronte e ai lati del viso. I riflessi bianchi della vegetazione sono resi con colore chiaro steso molto a corpo. E' stato eseguito in un'unica giornata.
Data di creazione:
1527 ca. - 1530 ante; sec. XVI, secondo quarto; 1527 - 1530
Soggetto:
decorazioni e ornati
Impresa gentilizia
Materia e tecnica:
affresco
Estensione:
altezza: cm 81
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico di Palazzo Te, Viale Te, 13 - Mantova (MN), Italia - proprietà Comune di Mantova
Data di modifica: 1950; 1983; 2009
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0302128992-32
In: Complesso decorativo di Palazzo Te
Identificatore: work_6117
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale