Monastero di S. Scolastica

Tipo:

Opere; monastero; Oggetto fisico

Categoria:

Beni architettonici

Unico superstite tra i monasteri fondati da S. Benedetto nella valle di Subiaco, si presenta come un complesso di edifici di epoche e stili diversi. Nel dopoguerra furono ricostruiti l’ingresso e una parte del “chiostro rinascimentale” (1580-1689), in cui si conservano frammenti di dipinti del XVII sec.. Da qui si passa al "chiostro gotico" (fine XIII – inizo XIV sec.): di forma irregolare, presenta archetti a sesto acuto che poggiano su pilastri e un grande arco gotico flamboyant, con doppio archivolto decorato da figure di Profeti, angeli musicanti e una Madonna in trono (sec. XV), che mostra influenze iberiche dovute alla presenza in S. Scolastica di una comunità monastica internazionale. La chiesa, sorta sul luogo del primitivo oratorio di S. Benedetto (sec. VI), ricostruita nel IX e nel X sec. (consacrata da Benedetto VII nel 980), venne rinnovata in forme gotiche nella prima metà del sec. XIV. La facciata, dipinta con scene della vita di San Benedetto, ha un portale che ricorda l'architettura cistercense del basso Lazio (lunetta affrescata: Madonnna con Bambino e i Ss. Scolastica e Benedetto). Resti di affreschi del XIV sec. si conservano anche nel sottotetto del transetto (Ascensione; Pentecoste). Campanile romanico (1052-1053). L’interno, a croce latina, navata unica e volta a botte, è neoclassico, rifatto da Giacomo Quarenghi (1769-76); l'abside fu terminata nel 1852 da Giacomo Monaldi. Nelle cappelle, tele di vari autori dal XVI al XVIII sec..Gli affreschi della sacrestia con scene della vita di Maria (1578) sono di Marcello da Piacenza. Da qui si scende alla Cappella degli Angeli, dipinta dal Maestro della Cappella Caldora per il vescovo Ludovico De Prades nel 1426. Il terzo chiostro, rettangolare, con archetti a tutto sesto su colonnine binate e lisce o singole e tortili, con capitelli diversi, alcuni figurati, reca la firma dei maestri Cosmati (sec. XIII): Jacopo, il figlio Cosma e i nipoti Luca e Jacopo. Nelle volte affreschi del XIV sec.