scultura
Tipo:
Opere; scultura; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'opera è stata rinvenuta grazie alle indagini archeologiche condotte tra il 1994 e il 1996, in occasione di una campagna di restauro, nell'area del giardino dell'abbazia. Per un'analisi dettagliata della scultura si rimanda allo contributo di Marina Righetti che riconosce nel bovino, accovacciato in riposo e adagiato su un fianco, la funzione di un elemento di fontana. L'animale, infatti, è tutto svuotato e caratterizzato dalla presenza di un foro circolare sul ventre, articolato in modo da consentire l'alloggiamento di un tappo che probabilmente celava la presenza di un rubinetto interno: l'acqua, condotta dentro, al di sotto del basamento, era canalizzata tramite una tubatura introdotta nel collo verso la testa. Dalla conformazione del basamento si può dedurre che la scultura era inserita in un sistema più articolato di cui però è difficile ricostruire la struttura: probabilmente era addossata a una parete, il punto di osservazione privilegiato infatti era costituito dal fianco sinistro dell'animale, per quanto anche la parte anteriore, lavorata con accuratezza nei particolari e nel trattamento dei volumi, doveva essere ben visibile. Sulla base di confronti stilistici con pezzi scultorei di analogo soggetto o funzione, la Righetti riconduce l'opera all'ambito culturale federiciano, con una datazione entro la metà del XIII secolo, in connessione con il diretto recupero di quei modelli antichi in cui l'impiego delle figure bovine, e di animali in genere, è testimoniato dalla fonti proprio in relazione ad uso di fontane. Le testimonianze del mondo classico trovano seguito nell'arte medievale e, in particolare, nel periodo federiciano, come sottolinea la studiosa: "Il pezzo scoperto a Fossanova, scolpito con attenzione e cura realistica di ogni dettaglio anatomico, esaltato dal morbido trascorrere delle luci su masse muscolari tornite e palpitanti, è sotteso da una tensione linearistica che ne denuncia la sicura pertinenza all'ambito della scultura gotica; lo attesta anche il trattamento di particolari come la coda dell'animale, segnata da corpose, e insieme linearistiche, incisioni ondeggianti, o quello della giogaia dell'animale, segnata da un susseguirsi di pieghe a V, i cui riferimenti sono rinvenibili in buona parte della statuaria duecentesca e, per considerare un'area limitrofa e culturalmente pertinente, in varie sculture federiciane, da alcuni pezzi della Porta di Capua, al busto di Barletta, a quello di Berlino (Staatliche Museen), ai ritratti dell'imperatore sugli Augustali".
scultura cava raffigurante un bovino accovacciato su un fianco; base sagomata; presenta un foro sul ventre.
Data di creazione:
1200 - 1249, sec. XIII, prima metà; 1200 - 1249
Soggetto:
bovino
Animali: bovino.
Materia e tecnica:
marmo grigio/ scultura
Estensione:
altezza: cm 25; larghezza: cm 54.5; altro: cm foro sul ventre: MISD cm 45 ca.
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Antica Foresteria Cistercense, via S. Tommaso d'Aquino, FOSSANOVA, Priverno (LT)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 12-01221595
In: Sculture e dipinti del museo
Identificatore: work_52261
Diritti
Diritti: Ministero per i beni e le attività culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale